16/08/2012, 00.00
RUSSIA
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Il patriarca Kirill per la prima volta in Polonia

di Nina Achmatova
Per la prima volta un primate della Chiesa russo-ortodossa fa visita alla comunità cristiana polacca. Da Mosca: nessun messaggio politico nella missione.

Mosca (AsiaNews) - La visita del patriarca di Mosca Kirill in Polonia, la prima di un primate della Chiesa russo-ortodossa, mira a migliorare le relazioni tra russi e polacchi nel quadro di una necessaria alleanza tra i cristiani per affrontare le sfide della modernità. A spiegare il significato della storica missione di Kirill nel Paese, che ha subito la pluridecennale occupazione comunista, è stato il metropolita Hilarion di Volokolamsk, capo del dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato russo-ortodosso, che ha anche escluso qualsiasi contenuto politico della visita, in risposta a chi, nell'opinione pubblica e nella destra nazionalista polacca, vede nel Patriarcato la longa manus del Cremlino, impegnato nell'imporre la sua agenza imperialista allo spazio ex sovietico. 

Invitato dal metropolita Savva di Varsavia, da oggi fino al 19 agosto Kirill rimarrà in Polonia. Culmine della quattro giorni sarà il 17 agosto, quando nel giorno della Trasfigurazione (festa festeggiata dai cattolici il 6 agosto), i primati delle due Chiese ortodosse celebreranno una liturgia al monastero del Sacro monte di Grabarka, tra i luoghi più venerati in Polonia. Lo stesso giorno, a Varsavia, Kirill e il presidente della Conferenza episcopale cattolica polacca, mons. Józef Michalik, firmeranno un messaggio comune, evento anche questo di portata storica. Il documento è strutturato intorno ai concetti di perdono reciproco e riconciliazione tra i due popoli e comunità religiose i cui rapporti hanno risentito del peso della rivalità storica tra i due Paesi. "La riconciliazione è possibile solo se si basa su una fede sincera e l'aiuto Dio che illumina ogni buona iniziativa", ha sottolineato Hilarion in un'intervista a Interfax Religion.

"E' nostra profonda convinzione - ha aggiunto - che le relazioni tra i popoli russo e polacco, guastate molte volte nel corso della storia da odio, guerra e inimicizia, possano e debbano migliorare". "Non si tratta di una questione dettata dalla situazione politica, ma una sfida dei giorni nostri", ha aggiunto. "Quando i valori tradizionali sono messi in dubbio dagli adepti del politically correct e del secolarismo militante", i cristiani devono unire le forze e difendere la loro idea di bene e giustizia, ha ammonito il metropolita.

Come ha reso noto l'ufficio stampa del Patriarcato di Mosca, Kirill farà visita a varie parrocchie e incontrerà a Varsavia anche i vertici politici polacchi: dal capo di Stato, Bronislaw Komorowski, al presidente del Senato, Bogdan Borusewicz.

Il viaggio del leader dei russo-ortodossi si inserisce in una più ampia strategia di dialogo lanciata dal Cremlino verso i vicini polacchi già nel 2010, con la costruzione del memoriale congiunto delle vittime di Katyn (dove, nel 1940, l'Armata rossa giustiziò 22mila ufficiali polacchi fatti prigionieri). Lo stesso Patriarca, a metà luglio, aveva lanciato un segnale forte, recandovisi in visita.

La speranza, all'interno del Patriarcato, è che la storica trasferta di Kirill non venga invece dirottata su temi interni, come quello delle Pussy Riot. Il verdetto sulla band punk femminista, rea di aver cantato contro Putin nella cattedrale di Mosca, è atteso proprio per il 19 agosto. Se condannate, le tre ragazze imputate rischiano tre anni di carcere, pena ritenuta eccessiva anche da molti fedeli e sacerdoti nella comunità ortodossa russa e che hanno chiesto più volte un gesto di misericordia da parte del Patriarca, finora mai arrivato.  

 

 

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