19/02/2024, 11.22
INDIA
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Il pellegrinaggio a piedi a Sancoale apre la Quaresima di Goa

di Nirmala Carvalho

Da cinque luoghi diversi in un cammino penitenziale nella notte sulle orme di san Giuseppe Vaz. Il card. Felipe Neri Ferrao: "Un gest per mettere al primo posto Dio, che ci ha donato la vita, e vivere in modo disinteressato per il bene degli altri”.

Goa (AsiaNews) – Nella prima domenica di Quaresima l’arcidiocesi indiana di Goa e Daman ha vissuto l’annuale pellegrinaggio a piedi alla storica chiesa di Sancoale che dal 2019 apre il cammino verso la Pasqua. Conosciuto come Bhavarthachi Yatra (Pellegrinaggio della fede), il pellegrinaggio si snoda su itinerari di 10 chilometri da diverse parrocchie dell’arcidiocesi: i fedeli si mettono in marcia alle 2 del mattino, per raggiungere Sancoale entro le 5 per l'adorazione del Santissimo Sacramento, seguita poi da una solenne celebrazione eucaristica.

Sancoale - la meta del pellegrinaggio - ha un significato speciale per i goani perché è da qui che san Giuseppe Vaz, dopo il suo incontro con Dio e con la Madre Maria, nel 1677 iniziò il suo viaggio a piedi per servire Dio e il prossimo a Goa, nel Karnataka, nel Tamil Nadu e poi nello Sri Lanka. Il tema del pellegrinaggio di quest’anno è stato "Camminiamo insieme sulla via della penitenza e siamo annunciatori di speranza". Il pellegrinaggio è un aiuto per i fedeli a iniziare il tempo della Quaresima con la penitenza e il sacrificio, riflettendo sull'amore di Dio e sulla nostra risposta a questo amore. 

Il card. Felipe Neri Ferrao, arcivescovo di Goa e Daman, ha partecipato personalmente a questo pellegrinaggio a piedi insieme ai sacerdoti, ai religiosi, a tanti fedeli e anche ad alcune persone di altre religioni. Sottolineando l'aspetto penitenziale del gesto, il cardinale Ferrao ha ricordato ai presenti che tutti noi siamo pellegrini in questo mondo. “Non portiamo nulla con noi quando nasciamo - ha detto - e non ci riprendiamo nulla dopo la nostra morte. L’importante è mettere al primo posto Dio, che ci ha donato la vita, e vivere in modo disinteressato per il bene degli altri”.

I fedeli sono giunti al santuario da tre centri del sud e due del nord; l’arcivescovo ha camminato con la gente da Bambolim a Sancoale. Anche persone di altre religioni hanno partecipato a questo evento pregando la Madonna per la buona salute e le benedizioni su di loro e sui loro cari, facendo così emergere l'antica unità tra i goani.  Al termine della Messa, padre Ligorinho D'Costa, organizzatore dell'evento, ha ringraziato la Santissima Trinità per le sue benedizioni e la Madonna della Salute, patrona dell'antica chiesa di Sancoale, per il successo dell’iniziativa.

A quanti non hanno potuto partecipare al pellegrinaggio l’arcidiocesi ha chiesto di recitare il rosario, pregare personalmente e riflettere sulla propria vita durante il tragitto verso la propria chiesa parrocchiale. In tutte le comunità si è svolta inoltre una via crucis speciale e la celebrazione del sacramento della Riconciliazione come preparazione al pellegrinaggio a piedi.

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