In Punjab un disegno di legge contro la profanazione dei libri religiosi
Presentato dal chief minister Bhagwant Mann prevede pene fino all'ergastolo per chiunque distrugga intenzionalmente un testo sacro di qualsiasi religione. Già in passato lo Stato indiano dei sikh aveva approvato una norma simile ma era stata respinta dal governo di Delhi perché limitata al Guru Granth Sahib, il libro venerato dalla confessione maggioritaria. Il testo - che verrà esaminato da una commissione prima di andare al voto - sanziona anche l'istigazione al sacrilegio.
Amritsar (AsiaNews/Agenzie) - Il governo dello Stato indiano del Punjab ha presentato all’Assemblea statale il Punjab Prevention of Offences Against Holy Scripture(s) Bill, 2025, un disegno di legge che prevede l’ergastolo per chi si rende colpevole di atti di profanazione contro qualsiasi libro sacro di una religione. Il chief minister Bhagwant Mann, esponente dell’AAP (il partito di Arvind Kejriwal), lo ha descritto come il primo disegno di legge di questo genere presentato da uno Stato indiano.
La norma riguarderebbe le scritture di tutte le religioni, tra cui il Guru Granth Sahib (il libro sacro dei sikh, la confessione religiosa maggioritaria nel Punjab ndr), la Bhagavad Gita, la Bibbia e il Corano. Prevede una pena a 10 anni all’ergastolo, oltre a una multa tra 500mila e 1milione di rupie (tra 5.500 e11.000 euro ndr), per chiunque venga condannato per aver profanato una scrittura religiosa. Da 3 a 5 anni di reclusione e una multa fino a 300mila rupie (circa 3.300 euro) per chi tenta di commettere questo reato, mentre la pena per l’istigazione sarebbe equivalente a quella del reato principale. La profanazione è definita testo come: bruciare, strappare, deturpare, danneggiare, distruggere, scolorire, contaminare, decomporre o rompere una scrittura sacra o qualsiasi sua parte.
Non è la prima volta che il Punjab cerca di introdurre una legge simile. Nel 2016, il governo allora sostenuto dai nazionalisti indù del Bjp, aveva approvato due emendamenti al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale per prevedere l’ergastolo in caso di profanazione del Guru Granth Sahib. Tuttavia, il governo centrale di Delhi respinse queste norme, obiettando che si riferivano solo a una religione. Nel 2018, il governo guidato da Amarinder Singh del Congress Party approvò due nuovi emendamenti per estendere la protezione anche alle scritture di altre religioni. Anche questi, però, non ricevettero l’assenso presidenziale e furono respinti.
Un portavoce del governo ha dichiarato che il disegno di legge mira a fornire un quadro giuridico completo per penalizzare gli atti di profanazione. Ha aggiunto che gli articoli 298, 299 e 300 del nuovo Codice penale indiano introdotto nel 2023 già trattano reati religiosi, ma non prevedono pene ritenute sufficientemente severe in caso di sacrilegio. Il Consiglio dei ministri del Punjab ritiene che il nuovo disegno di legge colmi questa lacuna, offrendo definizioni legali più chiare e un'applicazione equa tra tutte le fedi religiose.
Su richiesta delle opposizioni l’Assemblea del Punjab oggi ha deciso di affidare l’esame del disegno di legge a un comitato formato da rappresentanti di tutti i partiti, che raccoglierà le osservazioni di tutti i soggetti interessati e presenterà le proprie considerazioni sul testo entro sei mesi.
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