25/05/2006, 00.00
INDONESIA
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Influenza aviaria: l'Oms "non esclude" contagi tra umani

Non si trova altra spiegazione per la morte di 7 famigliari conviventi, in una zona priva di uccelli malati. In Cina nuovi focolai epidemici portati dagli uccelli migratori.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Forse un contagio tra esseri umani ha causato lo sterminio per influenza aviaria di una famiglia in Indonesia, ma non c'è prova che il virus H5N1 sia mutato. E' quanto dice oggi l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Sono morti 7 degli 8 conviventi di una famiglia nel villaggio di Kubu Sembelang, nell'indonesiana provincia della Sumatra settentrionale. Il primo decesso c'è stato il 13 maggio, l'ultimo il 22, quando è morto il padre, dopo avere assistito il figlio moribondo. "Tutti i malati confermati in questo contagio – dice l'Oms – hanno avuto stretto e prolungato contatto con pazienti durante una fase acuta della malattia". "Benché un contagio da uomo a uomo non possa essere confermato",  prosegue, non sono state tuttora individuate altre possibili cause della malattia. Le analisi sul pollame della zona – spiega Steven Bjorge, capo della spedizione Oms nel villaggio - hanno escluso che sia malato.

Questo contagio è il peggiore dal 2003 – dice l'Oms – e dimostra che è sempre più difficile arginare il contagio e individuarne la fonte. Nei mercati asiatici si diffonde il timore di una imminente pandemia con milioni di morti: ne è derivata la caduta di molte valute.

"E' la prima volta – commenta da Manila Peter Cordingley, portavoce Oms per il Pacifico occidentale – che troviamo una sola possibile causa dell'infezione". "Ora stiamo controllando se ci sono segni di contagio nel villaggio della famiglia malata. Ma finora non risulta".

Già in precedenza ci sono stati casi sospetti di contagio tra esseri umani, "ma mai così vasto – spiega Yuen Kwok-yung, microbiologo dell'università di Hong Kong – in una famiglia".

Cina. Il ministro dell'Agricoltura ha riferito di nuovi contagi di uccelli a Guoluo nel Qinghai (il secondo nel mese nella regione) e in Tibet, sulle rotte degli uccelli migratori. Questo evento era temuto dall'Oms, dopo che la scorsa primavera sono morti migliaia di uccelli nel Qinghai, sempre nel corso delle migrazioni.

Dal 2003 ci sono 124 morti riconosciuti per influenza aviaria in 10 Paesi. (PB)

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