Inizia il riconteggio dei voti delle controverse elezioni presidenziali
Taipei (AsiaNews/Agenzie) Sono iniziate questa mattina le operazioni di riconteggio dei voti delle controverse elezioni presidenziali del marzo scorso, che hanno sancito la conferma di Chen Shuibian, del Partito progressista democratico (DPP), sul candidato dell'opposizione Lien Chan del Kuomintang (KMT).
Sotto la supervisione dell'Alta Corte di Taiwan e con il monitoraggio di circa 1500 legali di maggioranza e opposizione, saranno esaminate 16 milioni e mezzo di schede in 21 corti distrettuali dell'isola, con particolare attenzione alle controverse 300 mila che sono state invalidate. Wen Yao-yuan, portavoce della Corte, ha detto che le operazioni verranno filmate per assicurare la trasparenza.
La fine del nuovo conteggio è prevista per il prossimo 20 maggio, giorno d'inaugurazione della nuova presidenza. Occorrerà più tempo, invece, per stabilire se dichiarare validi o meno i voti più problematici.
Non cessano polemiche e tensioni post-elettorali. Alla vigilia del riconteggio dei voti, i media locali hanno denunciato la scomparsa di 900 schede nel seggio di Fengshan, vicino Kaohsiung (sud di Taiwan), ritrovate in un'urna contenente i voti del referendum, svoltosi in concomitanza con le elezioni presidenziali.
È stata la coalizione all'opposizione (KMT e Primo partito del popolo) a fare richiesta formale all'Alta Corte di Taiwan di un nuovo conteggio di voti. I legali del partito hanno anche presentato al tribunale di Kaohsiung 9 accuse di irregolarità delle votazioni. Dopo una serie di proteste di massa, il presidente Chen Shuibian si è dichiarato favorevole a procedere al riconteggio, dichiarandosi disponibile ad accettarne al 100% l'esito e invitando l'opposizione allo stesso impegno. Ma Justin Chou Shou-hsin, portavoce del KMT, ha annunciato che il riconteggio è solo il primo passo e, a prescindere dall'esito, l'opposizione non ritirerà le azioni legali presentate contro l'esito delle elezioni.
Inizialmente, il KMT aveva chiesto di invalidare i risultati delle urne, perché inficiati da brogli elettorali e dal presunto attentato a Chen e alla vice-presidente il giorno prima del voto, che secondo l'opposizione - avrebbe influenzato la scelta degli elettori a favore della maggioranza. (MR)