Israele: corpo consegnato da Hamas non appartiene a uno degli ultimi due ostaggi
Le notizie di oggi: Kuala Lumpur annuncia la ripresa al 30 dicembre delle ricerche del volo MH370. Islamabad e Pechino hanno iniziato le esercitazioni annuali congiunte. Onu: in Myanmar record di coltivazione del papavero da oppio, in crescita del 17% sul 2024. Tokyo punta sull’intelligenza artificiale generativa. Secondo Bangkok le devastanti inondazioni hanno paralizzato il mercato interno dell’high-tech.
ISRAELE - PALESTINA
I servizi forensi israeliani hanno stabilito che i resti consegnati ieri da Hamas alla Croce Rossa non appartengono a uno degli ultimi due ostaggi (deceduti) tuttora a Gaza. Lo riferisce l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu, secondo cui “i resti” non corrispondono né all’ufficiale di polizia israeliano Ran Gvili, né al cittadino thai Sudthisak Rinthalak, rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023 che ha innescato la guerra. Intanto oltre 200 esponenti della cultura e intellettuali, anche di origine ebraica, hanno firmato una petizione per la liberazione del leader palestinese Marwan Barghouti. Infine, sul fronte interno si fa sempre più duro lo scontro sull’esenzione al servizio militare per gli ebrei ultra-ortodossi, che minaccia di spaccare il Paese e far cadere l’esecutivo.
MALAYSIA
Kuala Lumpur ha modificato il quadro normativo in tema di nucleare rendendo necessario l’ottenimento di permessi per tutte le attività legate all’energia atomica, tra cui importazione, esportazione e trasbordo di materiali radioattivi. In vigore dal 1 dicembre, la norma sarà applicata in più fasi, per soddisfare la domanda di energia e raggiungere zero emissioni entro il 2050. Intanto le autorità annunciano anche la ripresa per il 30 dicembre delle ricerche del volo MH370 della Malaysia Airlines, il Boeing 777 scomparso nel nulla nel marzo 2014 con 239 persone a bordo.
PAKISTAN - CINA
Islamabad e Pechino hanno iniziato la loro esercitazione militare congiunta annuale denominata “Warrior-IX” e incentrata sulle operazioni antiterrorismo nel nord-est del Pakistan. In corso fino a metà dicembre, l’operazione intende migliorare l’interoperabilità, facilitare lo scambio di tattiche e condividere moderne tecniche di combattimento tra i due alleati strategici della regione.
MYANMAR
La coltivazione del papavero da oppio in Myanmar ha raggiunto il picco degli ultimi 10 anni, con l’aumento della superficie coltivata in tutte le regioni di un Paese stremato dalla guerra. È quanto emerge da un’inchiesta dell’ufficio Onu per la droga e la criminalità (Unodc), secondo cui la coltivazione del papavero è aumentata del 17% rispetto al 2024, con un salto da 45.200 ettari a 53.100 ettari di terreno coltivato.
GIAPPONE
Tokyo guarda all’intelligenza artificiale generativa puntando ad un 80% di utilizzo, dal 25% registrato nell’anno fiscale 2024. Il Paese è in ritardo nell’utilizzo della tecnologia, per questo sta pensando a uno stanziamento da un trilione di yen (oltre 5,5 miliardi di euro) con lo sviluppo di infrastrutture di intelligenza artificiale. La premier Sane Takaichi prevede di approvare le linee guida entro la fine dell’anno.
THAILANDIA
Il governo thai riferisce che le devastanti inondazioni abbattute sul Paese, in particolare nel sud con la morte di almeno 181 persone, hanno anche “paralizzato” l’invio di componenti high-tech e parti di auto da Hat Yai, avvantaggiando esportatori rivali in Indonesia e Vietnam. Sebbene i punti di frontiera restino aperti, le strade che li collegano via gomma e rotaia sono sommerse o impraticabili di fatto azzerando il flusso di merci verso la Malaysia.
RUSSIA - TURCHIA
Il colosso petrolifero russo Gazprom sta conducendo trattative con i partner turchi per il prolungamento dei contratti di fornitura di gas russo in scadenza. Lo ha comunicato ai giornalisti il vice-premier di Mosca Aleksandr Novak, dopo che nei primi otto mesi del 2025 l’export russo è aumentato del 18% rispetto allo stesso periodo del 2024, fino quasi a 15 miliardi di metri cubi, attraverso il gasdotto Goluboj Potok che lungo il mar Nero.
GEORGIA
In 11 mesi del 2025 il ministero degli Interni ha espulso dal Paese oltre mille migranti illegali, come ha comunicato il premier Iraklij Kobakhidze durante la seduta del governo. Un numero pari al totale complessivo degli ultimi sette anni, a conferma di una stretta. E per il prossimo anno si pianifica l’espulsione di almeno 3,5 migliaia di stranieri illegali sul territorio della Georgia, in modo che “entro tre-quattro anni il problema sarà completamente risolto”.




