19/08/2022, 10.32
INDONESIA
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Jakarta: leader musulmano radicale riconosce la Pancasila

di Mathias Hariyadi

Abu Bakar Baasyir aveva preso parte all'organizzazione degli attentati di Bali del 2002. Nel 2014 aveva giurato fedeltà allo Stato islamico. Dopo aver partecipato al programma di deradicalizzazione del governo ha riconosciuto la dottrina fondante della nazione che ha tra i suoi cardini anche l'armonia tra le confessioni religiose presenti nel Paese.

Jakarta (AsiaNews) - Abu Bakar Baasyir, uno dei leader musulmani più intransigenti dell’Indonesia, ha riconosciuto la Pancasila, la filosofia in cinque punti su cui si fonda la nazione e che ha tra i suoi cardini l'unità del Paese e l'armonia tra le diverse confessioni religiose che vi abitano. In un breve videomessaggio pubblicato il 17 agosto Baasyir afferma di “essere d’accordo” con la Pancasila perché il primo punto della dottrina (fede in unico e solo Dio) “si basa sul tawhid”, il principio islamico che postula l’unità e l’unicità di Dio. Un’altra sorpresa è arrivata ieri, quando Baasyir ha festeggiato la Giornata dell’indipendenza indonesiana proponendo di tenere la cerimonia dell’alzabandiera all’interno del collegio islamico di Ngruki.

Per capire la rilevanza di questi eventi è necessario ripercorrere la storia personale del religioso musulmano, che per 17 anni, durante la presidenza Suharto, è stato esule in Malaysia proprio a causa delle sue idee radicali.

Secondo le agenzie di intelligence locali e internazionali Baasyir può essere considerato il capo spirituale della Jemaah Islamiyah, l’organizzazione terroristica legata ad al-Qaeda e nota soprattutto per gli attentati del 2002 a Bali in cui morirono più di 200 persone. Nel 2005 Baasyir era stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per il ruolo avuto negli attentati e nel 2011 è stato nuovamente incarcerato e condannato a 15 anni per aver allestito un campo di addestramento jihadista. Nell’agosto 2014 aveva giurato fedeltà all’ex leader dello Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi. Nel 2019 l’attuale presidente Joko Widodo aveva preso in considerazione il rilascio anticipato nel tentativo di ottenere alle elezioni i voti dei musulmani radicali, ma Baasyir si era rifiutato di riconoscere la Pancasila, una delle condizioni necessarie alla scarcerazione. 

Il leader musulmano ha comunque ottenuto uno sconto di pena ed è stato rilasciato l’anno scorso. Subito è stato inserito nei programmi di deradicalizzazione del governo indonesiano, che sembra abbiano funzionato: "Questo riflette il fatto che i detenuti per terrorismo hanno seriamente abbandonato il loro estremismo religioso", ha sostenuto ieri il capo dell'Agenzia nazionale per lo sradicamento del terrorismo, il generale Boy Rafli Amar, che ieri ha presenziato alla cerimonia dell'alzabandiera e alla pronuncia del giuramento di fedeltà alla Repubblica unitaria d'Indonesia.

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