30/06/2006, 00.00
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L'Iran: prima di discutere del nucleare, l'Europa riconosca i nostri diritti

La frase di un componente dell'autorevole "Assemblea degli esperti" è stata trasmessa dalla radio e citata dall'agenzia ufficiale. Mottaki, "non prima di agosto" la risposta di Teheran al "pacchetto", che ieri i ministri del G8 l'hanno chiesta "entro il 5 luglio".

Teheran (AsiaNews) – Se gli europei vogliono risolvere attraverso il dialogo la questione, "prima riconoscano i diritti nucleari iraniani. Poi si potrà parlare di controlli, supervisione e garanzie". E' apparentemente dura la prima replica iraniana alla dichiarazione del G8 che ieri ha chiesto a Teheran una "chiara e concreta risposta" al "pacchetto" di incentivi offerto dai "5+1" – i cinque componenti del Consiglio di sicurezza più la  Germania – perché rinunci al suo programma nucleare, entro il 5 luglio, giorno in cui è previsto un incontro tra Javier Solana, alto rappresentante dell'Unione europea, e Ali Larijani, negoziatore iraniano sul nucleare.

"L'Iran non vuole certamente discutere i suoi evidenti diritti sulla tecnologia nucleare", ha detto oggi a Teheran Ahmad Khatami, nel corso della preghiera del venerdì, trasmessa in diretta dalla radio di Stato. Khatami è un membro della autorevole "Assemblea degli esperti", l'organo che elegge, consiglia, controlla e, in teoria, può anche destituire la Guida Suprema. "Se – ha aggiunto – gli europei vogliono realmente risolvere questa questione attraverso il dialogo, prima debbono riconoscere i nostri diritti nucleari".

Khatami ha anche sostenuto che l'Iran "non ha nulla da fare" con gi Stati Uniti, a proposito del programma nucleare iraniano. "E principalmente – ha aggiunto – i nostri dirigenti non avranno mai colloqui con l'America". Queste ultime frasi sono state citate oggi anche dall'agenzia ufficiale Irna.

Ieri, la stessa fonte aveva riportato una frase della Suprema Guida, l'ayatollah Khamenei, che, parlando con il presidente senegalese Abdoulaye Wade aveva sostenuto che "i negoziati con l'America non presentano per noi alcun vantaggio e noi non abbiamo bisogno di alcun negoziato".

Le autorità iraniane, finora, non hanno indicato una data per dare una risposta alle proposte europee sul nucleare iraniano, ma ieri, il ministro degli esteri iraniano, Manouchehr Mottaki, in una conferenza stampa svoltasi all'Onu, della quale dà notizia l'Irna, ha nuovamente sostenuto che la risposta del suo Paese arriverà "non prima di agosto". "So – ha aggiunto – che l'Iran darà la sua risposta ad agosto, ma non posso precisare la data". "E' necessario dire che la risposta al 'pacchetto' ad agosto sarà possibile, se tutte le questioni e le ambiguità saranno chiarite".

I capi delle diplomazie dei "5+1" si riuniranno nuovamente il 12 luglio per esaminare la risposta dell'Iran al "pacchetto". Dal 15 al 17 luglio si svolgerà a San Pietroburgo il vertice annuale degli otto capi di Stato e di Governo del G8.

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