29/11/2022, 12.06
BANGLADESH
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L'arcivescovo cattolico di Dhaka alla festa per i 225 anni dei battisti

di Sumon Corraya

A Barishal le celebrazioni in onore dell'anniversario dall'arrivo del missionario inglese William Carey che realizzò anche la prima traduzione della Bibbia. Mons. Bejoy N' D'Cruze: "siamo battezzati nel nome di Gesù Cristo che ci rende uniti: lavoriamo per creare relazioni più profonde tra di noi".

Barishal (AsiaNews) - La comunità battista in Bangladesh ha ricordato in questi giorni i 225 anni della sua presenza nel Paese, che la rendono la più antica denominazione protestante locale. Le celebrazioni si sono tenute presso la chiesa battista di Barishal, nel centro-sud del Bangladesh, alla presenza di 4mila fedeli con un momento ecumenico che visto presenti insieme a Christopher Adhikari, presidente del Bangladesh Baptist Church Sangha, Mark Wayne, presidente di BMS World Mission (la storica società missionaria battista) e l'arcivescovo cattolico di Dhaka mons. Bejoy N' D'Cruze, che è anche presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh.

Fu proprio il fondatore di BMS World Mission, il missionario cristiano inglese William Carey, ad iniziare a predicare il Vangelo nell’allora Bengala. Oltre che predicatore, Carey è stato un grande traduttore e autore di musica sacra. Protestanti e cattolici lo ricordano e lo rispettano per aver realizzato la prima traduzione locale della Bibbia e degli inni liturgici. Oggi il Bangladesh conta oltre 60mila battisti e il loro contributo alla salute, all'istruzione e allo sviluppo sociale del Paese è enorme.

L'arcivescovo Bejoy N' D'Cruze si è congratulato con i fedeli battisti per questo giubileo: «Possiamo essere membri di Chiese diverse, ma siamo battezzati nel nome di Gesù Cristo. Questo ci rende uniti. Pertanto, lavoriamo per creare relazioni più profonde tra di noi. Siamo tutti cristiani, Gesù Cristo è la nostra guida: lo seguiamo e predichiamo le sue parole. Dobbiamo cambiare la nostra mentalità, aprendoci gli uni agli altri”.

“In Bangladesh - ha aggiunto - siamo una piccola comunità cristiana. Lavoriamo insieme e diventeremo testimoni di Gesù Cristo alle persone delle altre religioni. In questo modo potremo riconoscere i miracoli compiuti da Dio attraverso il suo messaggio”. 

Christopher Adhikari, presidente del Bangladesh Baptist Church Sangha, ha ringraziato tutti i missionari stranieri e locali. “Questo giubileo - ha detto - ci aiuterà a rinnovare la nostra fede. In questo tempo stiamo cercando la nostra storia e le nostre radici. Anche noi battisti cerchiamo l’unità tra i cristiani: abbiamo bisogno di vivere in questo Paese con relazioni di fratellanza tra le diverse denominazioni".

“William Carey prendeva sempre grandi iniziative per seguire la chiamata di Dio - ha aggiunto il presidente di BMS World Mission Mark Wayne -. Anche noi dovremmo fare altrettanto. Ringraziamo profondamente lui e gli altri missionari che hanno lavorato per predicare il Vangelo”. BMS World Mission è tuttora un'organizzazione missionaria cristiana che opera in 30 Paesi in quattro continenti.

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