11/03/2022, 08.54
ASIA TODAY
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La Cina riparerà missili in Bangladesh: India preoccupata

Le altre notizie del giorno: preghiere in Giappone per ricordare il disastro di Fukushima del 2011. Pentagono: Corea del Nord prepara test di un missile intercontinentale. Guerra in Ucraina: Filippine pronte a concedere agli Usa le proprie basi. Dopo le sanzioni europee, la Bielorussia guarda all’Asia per la propria industria del legno. Attacco drone a una raffineria saudita.

CINA-BANGLADESH-INDIA

Delhi ha espresso preoccupazione per l’accordo tra Pechino e Dhaka che permetterà ai cinesi di costruire in Bangladesh un complesso per la riparazione e manutenzione di missili cinesi venduti al governo locale nel 2011. L’annuncio ufficiale dell’intesa è stato rinviato per lo scoppio del conflitto russo-ucraino. Mentre il Bangladesh è un tradizionale alleato dell’India, negli ultimi anni è diventato un significativo compratore di armi cinesi.

GIAPPONE

Preghiere oggi in tutto il Paese per ricordare le vittime del terremoto e successivo tsunami che hanno colpito l’area di Fukushima, provocando il più grave incidente nucleare della storia dopo quello di Chernobyl. La tragedia dell’11 marzo 2011 ha causato 18.500 tra morti e dispersi.

COREA DEL NORD

I lanci missilistici nordcoreani del 26 febbraio e 4 marzo non riguardavano lo sviluppo di un satellite di riconoscimento, come affermato da Pyongyang, ma esperimenti preliminari per l’imminente test di un missile intercontinentale. Lo ha affermato ieri il Pentagono. L’ultimo lancio di questo tipo della Corea del Nord risale al 2017. 

FILIPPINE

L’ambasciatore filippino a Washington ha affermato che il suo Paese è pronto ad aprire le proprie basi alle forze Usa se la guerra in Ucraina dovesse allargarsi all’Asia. Usa e Filippine sono legate da un trattato difensivo che il presidente Rodrigo Duterte all’inizio del suo mandato (ora in scadenza) ha più volte osteggiato.

BIELORUSSIA-ASIA

Minsk progetta di indirizzare la produzione di manufatti di legno verso il mercato asiatico invece che quello europeo, ora bloccato dalle sanzioni. Il governo bielorusso afferma che non si farà “mettere addosso delle camicie di forza”. Nel 2021 il commercio locale del legno con la Ue ha raggiunto un volume pari a 3,2 miliardi di dollari.

KAZAKISTAN-RUSSIA

Il ministro kazako degli esteri Mukhtar Tleuberdi ha precisato che “la Russia non ha alcuna pretesa sui nostri territori nazionali”. È il suo commento alle affermazioni del leader comunista russo Gennadij Zjuganov, secondo cui le regioni settentrionali del Kazakistan dovrebbero tornare alla Russia. Per Tleuberdi sarebbero solo “le opinioni di un esponente dell’opposizione”.

ARABIA SAUDITA

Attaccata ieri con un drone una raffineria nei pressi della capitale saudita Riyadh. Secondo la stampa locale, l’assalto non ha intaccato le forniture di petrolio. Le autorità non si sono ancora espresse sui probabili responsabili, ma il Paese ha subito diversi sabotaggi di questo tipo da parte degli Houthi, ribelli filo-iraniani che controllano parti dello Yemen.

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