21/06/2022, 11.05
INDIA
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La Giornata dello yoga (ma senza regole)

Nel solstizio d’estate da otto anni il governo indiano celebra pubblicamente questa pratica come forma di medicina naturale. Ma in patria continua a rinviare l’adozione di una legge nazionale che definisca chi è titolato davvero ad insegnarla.

New Delhi (AsiaNews) – Dopo due anni di sospensione forzata causa Covid-19 l’India è tornata oggi a celebrare pubblicamente nel solstizio d’estate la Giornata internazionale dello yoga. Narendra Modi, che ha voluto personalmente la sua istituzione all’Onu quando ha assunto la carica di primo ministro nel 2014, ha partecipato personalmente questa mattina a una sessione di massa di esercizi nel parco del palazzo di Mysore nello Stato del Karnataka, dove si trova in queste ore in visita per inaugurare alcuni progetti infrastrutturali. E in tutta l’India si moltiplicano gli omaggi pubblici allo yoga, dalle star di Bollywood fino all’esercito che ha diffuso che ha diffuso le immagini dei soldati impegnati nelle diverse posizioni sui loro tappetini sotto le montagne dell’Himalaya.

Proprio in questo giorno - però - il giornale on line indiano The Wire sottolinea un grande paradosso nel mezzo di questo revival: nonostante tutta l’attenzione che il governo nazionalista del Bjp sta dedicando alla cultura di questa disciplina per la salute del corpo e dello spirito, il parlamento indiano non è stato in grado finora di approvare una legge che definisca chi davvero è titolato ad insegnarla. Ed è l’unica delle discipline del cosiddetto Ayush (Ayurveda, Yoga, Unani, Siddha e naturopatia e Omoeopatia) a non prevedere un albo nazionale per chi la promuove. Con il paradosso che tanto chi ha frequentato un corso universitario quanto chi ha appreso le posizioni in un seminario di poche settimane possono liberamente tenere corsi di yoga.

Tutto questo ha generato un proliferare di iniziative che stanno sfruttando l’onda, ma – denunciano alcuni esperti di medicina naturale - senza le adeguate cognizioni anche questa pratica può mettere la salute a rischio anziché promuoverla. Il governo Modi si è difeso finora sostenendo che non implicando l’uso di farmaci un albo non sarebbe necessario. Ma The Wire rilancia l’accusa dell'Associazione Medica Indiana dei Laureati in Naturopatia e Yoga (INYGMA) che dice di incontrare ogni giorno persone con una condizione peggiorata da una guida errata da parte di un professionista non registrato.  “Se una persona affetta da ipertensione pratica la tecnica del Kapalbhati, la sua pressione sanguigna salirà e potrebbe verificarsi anche un ictus", protesta il presidente Naveen Visweswaraiah. “Allo stesso modo, il Bhastrika - noto anche come iperventilazione - può scatenare crisi epilettiche. Sono condizioni che andrebbero verificate anche con esami accurati”.

Più di 50 parlamentari di diversi schieramenti avrebbero chiesto al agoverno Modi di intervenire sulla materia. Il ministero dell’Ayush ha risposto che starebbe considerando l’ipotesi di una legge. Ma in otto anni non è ancora arrivata, per non scontentare nessuno nel vasto mondo che si muove in India intorno a questa disciplina.

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