26/10/2007, 00.00
CINA
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La rapida crescita economica cinese fa cadere le borse

Perdite intorno al 5% per le borse di Shanghai e Shenzhen, crescita a Hong Kong. Gli investitori temono nuove misure del governo per aumentare il costo del denaro. Intanto gli analisti ammoniscono che borsa e mercato immobiliare sono vere “bolle speculative” e consigliano “prudenza”.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Secca perdita delle borse cinesi dopo la notizia che la crescita economica è stata dell’11,5% nel terzo trimestre 2007, appena inferiore all’11,9% del secondo trimestre nonostante i ripetuti interventi del governo per contenerla. Gli investitori temono nuove misure antinflazionistiche di Pechino. Ma analisti commentano con preoccupazione l’estrema volatilità delle borse di Shanghai e Shenzhen.

La borsa di Shanghai ha perso il 4,8%, maggiore perdita dal 5 luglio. Quella di Shenzhen ha perso il 5,43%. Si prevede che Pechino, per contenere la crescita economica, aumenterà al più presto il costo del denaro e adotterà misure come un nuovo aumento delle riserve monetarie obbligatorie delle banche per diminuire la liquidità. Gli investitori temono che l’aumento del tasso di interesse sui finanziamenti intacchi i profitti delle ditte, per cui in molti sono corsi a vendere azioni.

Bene invece Hong Kong, con l’indice Hang Seng che è cresciuto dell’1,78%, al proprio massimo storico. Ma Yam Chi-kwong, capo esecutivo dell’Autorità monetaria di Hong Kong, ha ammonito che l’aumento dell’inflazione nella Grande Cina avrebbe “gravi implicazioni” anche per la stabilità finanziaria e monetaria di Hong Kong.

Nel 2007 il governo ha già aumentato 5 volte il tasso di interesse sui prestiti e ha adottato altre misure, ma è riuscito solo in minima parte a contenere la crescita economica e resta elevato il rischio di inflazione. La produzione industriale è comunque aumentata dal 18,9% a settembre.

Il miliardario Warren Buffett, presidente della Berkshire Hathaway ed esperto finanziario, ha richiamato gli investitori delle borse cinesi alla massima cautela, perché il mercato è “davvero surriscaldato”. Le borse cinesi nel 2007 sono cresciute del 107% e il mercato azionario ha un valore  aggiunto di 2,5 trilioni di dollari, pari al Prodotto interno lordo del 2006. Intanto lo yuan ha proseguito il lento ma sicuro apprezzamento sul dollaro, arrivando al valore di 7,4834 dollari per yuan: gli esperti ritengono che un suo più rapido apprezzamento renderebbe più costosi i prodotti cinesi, rallentando l’esportazione e diminuendo l’arrivo di nuovo denaro contante.

Tra le cause della crescita c’è il perdurante boom edilizio, con maggiori investimenti del 25,7% nel 2007, mentre i consumi in generale sono cresciuti “solo” del 15,9% in un anno.

Fan Gang, direttore dell’Istituto nazionale per la ricerca economica, ha commentato che borsa e mercato immobiliare sono vere “bolle” speculative e una possibile minaccia per l’economia del Paese. (PB)

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