19/09/2023, 08.58
RUSSIA
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La salute di Kadyrov e la posta in gioco in Cecenia

di Vladimir Rozanskij

La sorte dell'uomo forte di Grozny, le cui milizie sono in prima linea nella guerra in Ucraina, continua a tener banco in Russia nonostante i video (di datazione incerta) fatti circolare per smentire che si trovi in gravi condizioni di salute. La Cecenia è un terreno nevralgico per gli equilibri politici di tutta la Federazione. 

Mosca (AsiaNews) - L’argomento che più tiene banco sui social network russi, dopo l’epopea estiva della scomparsa di Evgenij Prigožin, è il destino dell’altra figura di spicco di questi due anni di ardori guerreschi, il presidente della Cecenia Ramzan Kadyrov. Come il fu “cuoco di Putin”, il leader caucasico rappresenta l’ala oltranzista della politica e dell’esercito, che vorrebbe sterminare tutti i “nazisti ucraini” arrivando fino ai confini della Polonia. I suoi assalitori detti i kadyrovtsy sono in prima linea dall’inizio dell’invasione, seminando sangue e terrore come fecero in anni precedenti contro gli islamisti dell’Isis in Siria, anche per rivendicare la vera “ortodossia musulmana” caucasica, specchio di quella patriarcale del moscovita Kirill.

Le voci sulle gravi condizioni di salute di Kadyrov si inseguono da mesi, analogamente a quelle sulle malattie dello stesso Vladimir Putin. A febbraio scorso erano circolate delle fotografie in cui il capo di Groznyj appariva fortemente rigonfio, e a marzo si era parlato dell’arrivo in Cecenia di un famoso medico dagli Emirati Arabi Uniti, specialista di malattie renali, notizia che era finita anche sulle pagine della tedesca Bild. In estate le voci si erano placate, per riprendere di recente, dopo che Kadyrov ha registrato un appello video rivolto agli Usa e all’Occidente, con la richiesta di levare le sanzioni comminate alla madre, sospettata di coprire gli affari illeciti del figlio presidente all’estero.

Nel video Kadyrov ha fatto una strana impressione, minacciando vendette terribili per la persecuzione della madre e chiamando gli europei “delle bestie che fanno una vita da deficienti”, ma ondeggiando in modo innaturale, e senza togliersi la parte inferiore del corpetto sul torso. Secondo alcune fonti, Kadyrov sarebbe addirittura ricoverato nella Clinica centrale di Mosca, attorno alla quale si notano diversi uomini e mezzi di sorveglianza, che cercano di non creare troppo trambusto, mantenendo la situazione sotto silenzio. Intanto il 10 settembre il canale Telegram Bčk-Ogpu aveva sostenuto che Kadyrov avrebbe selvaggiamente ucciso il suo medico e vice-premier ceceno Elkhan Suleymanov, sospettato di tentato avvelenamento nei suoi confronti. La storia è clamorosa, ma avrebbe anche riscontri piuttosto verosimili, per accuse pubbliche fatte da Kadyrov a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, e per la scomparsa di Suleymanov dopo la notizia, nessuno lo ha proprio più visto.

Suleymanov è un insigne specialista di chirurgia e oncologia, che aveva lavorato in Germania e a Mosca, e dal 2014 si era messo praticamente al servizio esclusivo della famiglia di Kadyrov, diventando anche ministro della sanità e vice-primo ministro. A Groznyj egli ha aperto anche un suo centro specializzato, il Respublikanskij Onkodispanser, dove pure non si hanno più sue notizie. Il 15 settembre la notizia della sua morte è però stata superata da quella di un presunto ricovero di Kadyrov in ospedale, diffusa dai servizi ucraini e sostenuta da molti blogger e siti vari, che sostengono come il capo della Cecenia sarebbe in coma, o addirittura già defunto. Da Mosca non arrivano né conferme, né smentite, e la questione sta occupando la scena informativa più della rocambolesca avventura finale di Prigožin.

Sono quindi apparsi dei video in cui Kadyrov rassicura sulla sua salute e maledice tutti coloro che si accaniscono contro di lui e la sua famiglia, ma anche questi suscitano dubbi circa la loro autenticità o datazione. Il fatto è che la morte di Kadyrov potrebbe provocare reazioni piuttosto turbolente, ben più della stessa morte di Prigožin; alcuni commentatori scrivono che “la dittatura putiniana è iniziata in Cecenia e potrebbe finire in Cecenia, come la guerra in Ucraina è iniziata in Crimea e potrebbe finire in Crimea”, dove i kadyrovtsy sono i principali combattenti nel contrastare la controffensiva di Kiev.

La Cecenia è in effetti un terreno nevralgico per gli equilibri politici di tutta la Federazione russa, e per tenere a freno le spinte indipendentiste non solo nel Caucaso, ma in tutte le regioni e i gruppi etnici dominati dai russi. E la personalità di Kadyrov si lega strettamente a quella del presidente Putin, quindi il suo incerto destino potrebbe far vacillare l’intera casta del Cremlino.

 

Foto: Flickr / Clay Gilliland

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