La tregua storica nel Kashmir fra morti e speranze
New Delhi (AsiaNews) - La tregua, fra le due potenze nucleari vicine è considerata storica dai Mass-Media indiani. In passato, entrambe le parti avevano spesso accettato di attenuare le tensioni senza volere però, mai raggiungere la completa cessazione delle ostilità. L'India pur accogliendo l'appello ad una tregua lanciato domenica scorsa, dal Primo Ministro pakistano Zafarullah Khan Jamali, ha dichiarato che continuerà ad aprire il fuoco contro i militanti islamici che tenteranno di infiltrarsi dal Pakistan.
Secondo la Reuters , oggi 28 novembre l'esercito indiano ha sparato contro due guerriglieri uccidendoli. I due attraversavano la linea del cessate il fuoco in direzione del Pakistan. L'incidente, secondo la polizia Pakistana, è avvenuto nel Kashmir nei pressi di Jhallas a 155 miglia a nord dalla capitale estiva Jammu.
Nessuno conosce quanto la tregua potrà tenere. Immediatamente dopo la dichiarazione del cessate il fuoco, i guerriglieri musulmani nel Kashmir indiano avevano definito la tregua " priva di significato" avvisando che "la disputa territoriale non poteva risolversi senza la partecipazioni degli abitanti del Kashmir", a maggioranza musulmana.
Giovedì 27 novembre, altri incidenti avevano macchiato di sangue le promesse di pace. Una bomba esplosa nel mercato della capitale-estiva nel Kashmir indiano aveva causato la morte di un negoziante, di un poliziotto e di 11 militanti sospetti. Sempre lo stesso giorno, una pattuglia delle Forze di Sicurezza dei Confini indiani ha aperto il fuoco, uccidendo due presunti sospetti nelle vicinanze di Ghat, nel distretto di Doda.
Un portavoce dell'esercito, citato dal quotidiano India Daily, ha tuttavia affermato che da quando è stato ordinato il cessate il fuoco: "non vi è più stata alcuna sparatoria lungo i confini internazionali". Lo stesso quotidiano riportava le dichiarazioni del Ministro degli Affari Esteri dell'India, Yashwant Sinha, secondo la quale il suo paese era " molto interessato ad avere dei buoni rapporti di amicizia col Pakistan".
L'India accusa il Pakistan di addestrare e finanziare una dozzina di gruppi guerriglieri che combattono contro l'India dal 1989. Il Pakistan ha sempre negato tali addebiti ammettendo di aver soltanto dato ai separatisti supporto morale e diplomatico.
Oggi, il Primo Ministro indiano Atal Behari Vajpayee, ha dichiarato alla stampa, che è in programma una sua visita in Pakistan, prevista per il prossimo gennaio. Il Premier indiano dovrà partecipare al Summit Regionale che si terrà ad Islamabad ed ha espresso il desiderio di poter incontrare, in occasione di quella visita, il suo omologo pakistano Zafarullah Khan Jamali.
India e Pakistan hanno dal 1947 ad oggi combattuto due guerre per il controllo del Kashmir. Una diatriba territoriale che ha costato la vita a 40mila persone secondo fonti indiani e 80-100 mila secondo i Pakistani, mentre fonti neutrali parlano di 65 mila morti.(P.B.)
23/06/2021 12:12