31/05/2025, 09.04
ASIA TODAY
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Lagos: carcere e multe a 15 asiatici condannati per ‘cyberterrorismo e truffa on-line’

Le notizie di oggi: Israele blocca la visita di ministri arabi a Ramallah. Hanoi rafforza la campagna contro le contraffazioni, sequestrati orologi di lusso e oggetti di alta moda. Per primi nel Golfo gli Emirati hanno introdotto una legge contro i cambiamenti climatici. Pechino pronta a riprendere le importazioni di pesce dal Giappone. Delhi e Islamabad intendono ridurre le truppe ammassate sui confini dopo i recenti scontri. 

ASIA - NIGERIA
Un tribunale di Lagos ha condannato ieri a oltre un anno di carcere e una multa di circa 630 dollari almeno 15 cittadini asiatici - fra i quali 11 filippini, due cinesi, un malaysiano e un indonesiano - per “cyberterrorismo e frode su internet”. Secondo la Commissione per i crimini economici e finanziari i condannati si tratta di uno dei più importanti processi per “truffe on-line” nella storia del Paese. Fra le accuse aver reclutato giovani nigeriani per “furto di identità”.

MEDIO ORIENTE
Israele ha bloccato una visita programmata per domani di ministri degli Esteri di nazioni arabe a Ramallah. In una nota inviata al vice-presidente dell’Autorità palestinese Hussein al-Sheikh i vertici dello Stato ebraico hanno notificato il divieto di ingresso; fra gli incontri in programma, e cancellati, anche quello fra il capo della diplomazia saudita Faisal bin Farhan e il presidente Ap Mahmoud Abbas. In queste ore è emersa anche la notizia di un messaggio inviato di recente da Riyadh a Teheran, in cui si invitano i responsabili iraniani di prendere sul serio l’offerta negoziale del presidente Usa Donald Trump sul nucleare, per scongiurare il rischio di guerra con Israele.

VIETNAM
Orologi di lusso e capi di alta moda sono fra gli oggetti confiscati nell’ultima campagna contro la contraffazione lanciata da Hanoi per placare le ire di produttori e governi occidentali. Sequestrati migliaia di prodotti fra cui Rolex, borse Prada, Longines, Gucci, Louis Vuitton, Dior e Hermes in un raid nel distretto commerciale di Ho Chi Minh City, col governo che ha promosso una lotta a tutto campo dopo le accuse di essere un “hub dell’illegalità” lanciate da Washington. 

EMIRATI ARABI UNITI
Gli Emirati Arabi Uniti hanno introdotto una legge a tutela dell’ambiente - primi fra le nazioni del Golfo, area ricca di petrolio - che obbliga le aziende a monitorare le emissioni di gas inquinanti per contrastare i cambiamenti climatici. Una decisione apprezzata da gruppi attivisti fra cui Greenpeace, che parla di “salto audace verso la leadership climatica regionale”. Lo Stato ha ospitato i colloqui sul clima della COP28 Onu nel 2023, puntano a zero emissioni nette di carbonio entro il 2050.

CINA - GIAPPONE
Pechino è pronta a riprendere le importazioni di prodotti ittici giapponesi, avviandosi verso la fine di un bando di quasi due anni. I funzionari del ministero nipponico di Agricoltura, foreste e pesca e quelli delle dogane cinesi hanno raggiunto l’accordo durante una riunione nella capitale nei giorni scorsi. I due Paesi hanno compiuto “progressi sostanziali” dopo il blocco imposto in risposta al rilascio delle acque reflue dalla centrale di Fukushima teatro dell’incidente atomico nel 2011. 

INDIA - PAKISTAN
Islamabad e Delhi sarebbero intenzionate a ridurre il numero di truppe ammassate lungo il confine, tornando ai livelli precedenti l’ultimo scontro militare fra le parti che ha rischiato di degenerare in guerra aperta fra due nazioni dotate di arma nucleare. Lo ha annunciato un alto ufficiale dell’esercito pakistano, che non esclude nuove crisi in futuro dopo l’ultima che ha visto schierati jet da combattimento, missili, droni e artiglieria nel peggior combattimento da decenni.

RUSSIA
Si è tenuto a Mosca un forum internazionale sulle “Prospettive di una nuova architettura della sicurezza globale”, organizzato dal Consiglio di sicurezza russo cui hanno preso parte alti rappresentanti della difesa di 104 Paesi del “Sud e Oriente globale”. L’obiettivo è modificare l’attuale ordine mondiale “vantaggioso solo per l’Occidente”. Erano presenti per la prima volta da tempo anche dei diplomatici statunitensi.

KAZAKHSTAN
La compagnia Oxford Economics ha pubblicato il nuovo Global Cities Index per il 2025, in cui le prime città dell’Asia centrale sono le kazache Almaty e Astana (251 e 276 nella lista), prima di Mosca al 317° posto. La terza è Taškent al 471, con Biškek al 498, Šymkent al 534 e Ašgabat al 623, mentre in vetta rimane New York seguita da Londra e Parigi, poi Sydney e Tokyo.

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