21/08/2018, 11.29
PAKISTAN
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Lahore, giovane cristiano ucciso per un prestito non pagato

di Shafique Khokhar

La vittima si chiamava Vicky Masih e lavorava come corriere all’Alta corte di Lahore. Lascia la moglie e tre figli piccoli. L’accusa del fratello: “La polizia è connivente con gli assassini, membri di ricche famiglie di contrabbandieri”.

Lahore (AsiaNews) – Un giovane cristiano di 35 anni è stato ucciso a Lahore da alcuni conoscenti il giorno del suo anniversario di matrimonio. Si chiamava Vicky Masih ed era figlio di Saleem Masih. Insieme alla moglie e ai tre figli (il più grande di appena sei anni) viveva a Marzi Pura e frequentava la Galeeli Church di Lahore. Da 10 anni lavorava come corriere presso l’Alta corte della città. Ad AsiaNews Iftikhar Saleem, fratello minore della vittima, dichiara: “Il futuro dei suoi bambini è rovinato per sempre per colpa di questi disumani colpevoli. Non li perdoneremo mai”. La famiglia incolpa la polizia di ritardo nelle indagini. Gli assassini erano musulmani.

L’omicidio è avvenuto il 16 agosto scorso. Secondo le testimonianze, Vicky stava festeggiando l’anniversario di nozze quando ha ricevuto una telefonata da alcuni amici che lo invitavano a casa di uno di loro per dargli un regalo. Terminati i festeggiamenti, li ha raggiunti in un appartamento poco distante dalla sua abitazione.

La famiglia ha raccontato alla polizia che mentre era in compagnia degli amici, Vicky ha chiesto di restituire una somma di denaro che aveva prestato loro, ma ha ricevuto in cambio un rifiuto. La richiesta di risarcimento ha scatenato una discussione che presto è degenerata in scontro violento. Durante il litigio Muhammad Abbas, uno dei presenti, ha aperto il fuoco. Con la pancia perforata dai proiettili, Vicky ha implorato pietà, ma il gruppo ha continuato a picchiarlo ignorando le sue grida di dolore. Alla fine il cristiano è stato abbandonato agonizzante per la strada e i colpevoli si sono dati alla fuga.

Alcuni residenti hanno portato il giovane padre in ospedale, dove è stato dichiarato il decesso. La polizia ha consegnato il corpo ai medici per le indagini post-mortem. Poi ha registrato il caso contro Muhammad Abbas, Muhammad Fahad, Muhammad Ilya e altri due ignoti che hanno fatto perdere le loro tracce.

La famiglia della vittima e i residenti del quartiere lamentano che gli agenti abbiano avviato le indagini e arrestato i tre assassini solo dopo una protesta pubblica. Infatti per attirare l’attenzione sull’omicidio e chiedere giustizia, i familiari hanno bloccato per tre ore Ravi Road a Lahore, mostrando a tutti il corpo martoriato di Vicky.

Secondo il fratello della vittima, “la polizia è connivente con i colpevoli, che fanno parte di ricche famiglie di contrabbandieri. Non collabora con noi perché quelle famiglie sono molto influenti nella zona”. “Vogliamo giustizia – dichiara –. Siamo poveri e non abbiamo la forza di combattere contro queste canaglie. Lanciamo un appello a tutto il popolo di Dio affinchè ci aiuti e preghi per la moglie di Vicky e i suoi tre figli piccoli: ora essi sono i più vulnerabili e indifesi”.

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