25/05/2015, 00.00
PAKISTAN
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Lahore, musulmani mettono a ferro e fuoco una colonia cristiana: nuove accuse di blasfemia

di Jibran Khan
Un giovane tossicodipendente e con problemi psichici avrebbe bruciato dei giornali contenenti versetti sacri. Leader religiosi islamici ne hanno chiesto la morte; dinanzi al rifiuto della polizia, in centinaia hanno attaccato la comunità cristiana. Ignote le sorti dell’accusato.

Lahore (AsiaNews) – Chiese saccheggiate e vandalizzate; case depredate e poi messe a ferro e fuoco; residenti minacciati di morte. Nel tardo pomeriggio di ieri una folla inferocita di musulmani ha attaccato la colonia cristiana Dhup Sarri di Lahore (provincia del Punjab), dopo che nella zona si era diffusa la notizia di un giovane cristiano che avrebbe compiuto un atto di blasfemia. Non si conoscono le sorti dell’accusato, Humayun Masih. La polizia ha cercato di contenere i disordini, ma molti agenti sono stati feriti. Una squadra di ranger è sul posto controllare la situazione.

Il rev. Riaz Arif, della chiesa protestante St. Joseph di Sanda, racconta: “Ieri pomeriggio alcuni musulmani hanno visto Humayun Masih bruciare alcuni giornali contenenti dei versetti sacri. Il giovane è mentalmente instabile e tossicodipendente, ma un gruppo di persone lo ha preso e lo ha portato alla stazione di polizia di Gulshan e Ravi per sporgere denuncia. Date le sue condizioni, gli agenti non hanno preso sul serio la questione”.

A quel punto, prosegue il pastore, “alcuni leader religiosi islamici hanno radunato una folla e diffuso la notizia. La situazione è diventata sempre più tesa: i musulmani hanno bloccato la strada protestando contro i cristiani e chiedendo di bruciare vivo Humayun. Tra le 17 e le 18 c’è stato l’attacco”.

La polizia è intervenuta per fermare i disordini, usando lacrimogeni, ma con scarso successo. Anche il vice-ispettore generale della polizia è rimasto ferito. La chiesa cattolica della zona è stata attaccata; le Bibbie e i libri religiosi al suo interno sono stati bruciati. Alcuni cristiani sono fuggiti, altri sono ancora chiusi nelle loro case.

P. John Arshad, sacerdote della chiesa cattolica di Dhup Sarri, spiega: “Stavo facendo il mio regolare giro di visite dopo la messa domenicale, quando ho ricevuto la notizia di un uomo cristiano aggredito e portato alla stazione di polizia. Insieme a Rizwan Paul e Malik Jahangir mi sono recato sul posto, ma quando sono arrivato ho visto i musulmani vandalizzare e distruggere tutto quello che c’era nella chiesa. Ho udito anche degli spari. Da quello che so Humayun Masih è mentalmente instabile e sotto la custodia della polizia”.

Nella ore successive all’attacco si è diffusa le notizia che il cristiano fosse stato ucciso. Tuttavia, aggiunge il sacerdote, “non posso confermare nulla, la situazione è ancora incerta”.

Il 15 marzo scorso a Lahore due attentatori si sono fatti esplodere all’ingresso di due chiese della colonia cristiana di Youhanabad.

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