16/05/2006, 00.00
Malaysia
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Malaysia, una fatwa contro i "casalinghi"

Aumenta nel Paese la tendenza che vede i maschi in casa, a cucinare e crescere i bambini, e le donne al lavoro. Un gruppo di imam ha definito il fenomeno "non islamico" e "da evitare".

Kuala Lumpur (AsiaNews/Scmp) – Un gruppo di diversi imam ha definito "non islamica" la pratica di far effettuare agli uomini i lavori domestici mentre le donne sono in ufficio a lavorare. Questa tendenza, inoltre, "deve essere evitata".

La decisione potrebbe ostacolare le politiche del governo, che incoraggia gli uomini a partecipare di più ai lavori domestici. Kuala Lumpur ha già approvato un decreto che permette ai futuri padri di richiedere un "permesso di paternità" in occasione della nascita di un figlio e sta per deliberare sulla proposta di ridurre l'importo fiscale e concedere altre esenzioni di tasse a coloro che "aiutano di più all'interno della famiglia".

In pieno contrasto con la tendenza governativa, gli studiosi di Islam hanno deciso che queste pratiche sono "seriamente difettose, contro l'ordine naturale delle cose ed in conflitto con la shari'a, la legge islamica". "Pratiche di questo genere – spiega Noh Gadut, influente imam – sono chiaramente proibite dall'Islam e contro la nostra legge, che assegna alcune responsabilità all'uomo ed altre a sua moglie".

Anche molti comuni cittadini della Malaysia trovano che sia "sconvolgente" lo scambio di ruoli fra l'uomo e la donna. La questione è nata da un articolo del quotidiano nazionale The Star, che il 3 maggio ha annunciato l'aumento della percentuale di uomini impegnati nelle faccende domestiche: dalla pubblicazione si è aperto un dibattito sulle pagine dei giornali e nel Paese.

Alcuni, come Azman Johar, fanno "outing" e difendono il loro ruolo di "casalinghi". "Trovo appagante – scrive in una lettera al giornale – cucinare e crescere i miei figli stando in casa. Molte persone si oppongono, ma questo avviene perché il fenomeno è nuovo, qui".

Per gli oppositori, un argomento importante si può trovare proprio nell'educazione della prole, che "potrebbe rivelarsi confusa sui ruoli dei genitori e crescere così in un mondo irreale". "Non saranno in grado di capire la questione, una volta cresciuti – scrive Brenda Lim, una commessa – e continueranno a vedere gli uomini come fossero donne e viceversa. Questo produrrà solo problemi psicologici".

"Nel Paese – scrive il giornale - non sono ancora definiti i numeri del fenomeno, che tuttavia è in crescita, soprattutto fra le giovani coppie. Sono molti i nostri ragazzi che, dopo aver studiato all'estero, tornano a casa e preferiscono divenire casalinghi piuttosto che impiegati".

Il governo ha deciso di sottoporre la questione alla Commissione nazionale della fatwa, potente organizzazione islamica, che deve decidere su questo pronunciamento. "Singoli studiosi o imam – ha detto Najib Razak, vice primo ministro – non dovrebbero fare altre mosse finchè la Commissione non si sia espressa".

Per Shahrizat Jalil, ministro per lo sviluppo delle donne e della famiglia, "i casalinghi sono contrari alla cultura della Malaysia. L'unica ragione per cui questi uomini preferiscono svolgere i lavori domestici è perché sono pazzi o incapaci di fare un lavoro. E' proprio vergognoso".  

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