Malaysia: Anwar sblocca la crisi giudiziaria
Le notizie di oggi: governo siriano annuncia ritorno dell'esericto ad al Suwayda, risale la tensione nelle aree druse. Già 180 morti per la stagione dei monsoni in Pakistan. I consumi interni sono rappresentano oggi il 60% del Pil cinese. Due giovani fuggiti dalla Corea del Nord fanno il loro debutto in una nuova band del K-pop.
MALAYSIA
Il primo ministro della Malaysia Anwar Ibrahim ha nominato Wan Ahmad Farid Wan Salleh come nuovo presidente della Corte Suprema, ponendo fine a settimane di incertezza riguardo alla massima carica giudiziaria del Paese. Nello stesso annuncio è stato nominati anche Abu Bakar Jais come presidente della Corte d’Appello. Entrambe le nuove nomine ai vertici sono state in gran parte inaspettate, poiché non figuravano tra i candidati presi in considerazione dalla Commissione per le nomine giudiziarie, organismo incaricato di proporre al primo ministro giudici idonei per le cariche superiori. La designazione di Wan Farid, giudice della Corte d’appello, sta già facendo discutere per i suoi legami politici passati – inclusi quelli con l’ex primo ministro Najib Razak.
SIRIA
L'esercito siriano si sta preparando a dispiegarsi di nuovo ad al Suwayda per reprimere gli scontri in corso tra le tribù druse e beduine, secondo quanto dichiarato da un portavoce del Ministero dell'Interno siriano. I militari siriani avevano lasciato al Suwayda l’altro giorno nel tentativo degli Stati Uniti di far scendere la tensione dopo che Israele, dichiarando di voler difendere i drusi, aveva bombardato Damasco. Ancora nelle ultime ore l’esercito israeliano ha condotto un attacco sull’autostrada Palmira-Homs, prendendo di mira un convoglio di combattenti beduini che, secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Kan News, si stavano dirigendo verso la regione. Secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti umani sarebbero saliti a 600 i morti negli scontri ad al Suwayda.
PAKISTAN
Le piogge torrenziali nella provincia del Punjab, in Pakistan, hanno causato almeno 63 morti e 290 feriti nelle ultime ore. La maggior parte delle vittime è rimasta schiacciata dal crollo di edifici, mentre le altre sono morte annegate o folgorate, secondo quanto riferito dall’Autorità nazionale per la gestione dei disastri. Con queste ultime vittime, il bilancio nazionale sale a quasi 180 morti dall’inizio del monsone alla fine di giugno. Più della metà delle vittime erano bambini.
CINA
Secondo alcuni dati diffusi dal ministro del Commercio cinese Wang Wentao i consumi hanno contribuito in media per circa il 60% alla crescita economica annuale del Paese negli ultimi quattro anni, e il loro ruolo come motore principale dell’economia ha continuato a rafforzarsi. Le vendite al dettaglio di beni di consumo sono cresciute in media del 5,5% all’anno nello stesso periodo. Si prevede che le vendite supereranno i 50.000 miliardi di yuan nel 2025, rispetto ai 48.300 miliardi del 2024 e ai 39.100 miliardi del 2020.
COREA DEL SUD-COREA DEL NORD
A Seoul ha fatto il suo debutto on line una nuova boy band K-pop che comprende due ragazzi fuggiti dalla Corea del Nord. L’album di esordio degli 1verse (pronunciato “universe”) include una canzone sulle conseguenze della fuga da uno degli stati più repressivi al mondo. Yu Hyuk, originario della contea nordorientale di Kyongsong in Corea del Nord, è fuggito da bambino con la madre e vive in Corea del Sud dal 2013. Kim Seok, l’altro membro nordcoreano anche lui 25enne, viveva in una città di confine vicino alla Cina. È fuggito insieme a suo padre e sua nonna quando aveva 20 anni.
RUSSIA-SIRIA
La decisione di Vladimir Putin di sollevare dagli incarichi il 73enne vice-ministro degli esteri Mikhail Bogdanov non è legata soltanto all’età pensionabile, come egli stesso ha detto, ma a un evidente cambio di rotta nelle relazioni con la Siria, che Bogdanov curava da decenni, vista l’impossibilità di riaprire le basi militari chiuse dal cambio di regime a Damasco e all’orientamento del governo verso l’America piuttosto che verso la Russia.
ASIA CENTRALE
Secondo il portale specialistico Logistan.info, l’Asia centrale sarebbe ormai vicina alla “fame di carburanti” con un deficit crescente di provviste di gas, a fronte delle sempre maggiori richieste dell’economia e della popolazione locale, per un serie di ragioni contingenti e di sistema, dalla rapida crescita demografica ai processi di industrializzazione fino alle sempre più fragili condizioni delle infrastrutture, che non reggono i carichi eccessivi