Malaysia: cresce l'economia, cresce l'Islam (scheda)
Confederazione costituita da 13 stati e da 3 territori federali (i wilayah persekutuan: le città di Kuala Lumpur (la capitale), Labuan e Putrajaya. La popolazione, di quasi 24 milioni di persone, è suddivisa fra 4 etnie: malay (circa 12 milioni); cinesi (circa 6 milioni); indiani (2,4 milioni) e tribali (circa 4 milioni).
La lingua ufficiale è il Bahasa Melayu. Il governo consiste di una monarchia costituzionale parlamentare bicamerale: il Senato (Dewan Negara, composto da 70 seggi) e la Camera dei Rappresentanti (Dewan Rakyat, composta da 219 seggi).
Il Prodotto interno lordo (Pil) è di oltre 84 milioni di euro. La produzione industriale poggia per la maggior parte su aziende di elettronica, tessili, calzaturifici ed industrie chimiche. Negli ultimi anni a Malaysia ha registrato un costante aumento del settore economico.
Solo nel periodo 2003-2004 la bilancia commerciale è cresciuta di 14,47 miliardi di euro, con un aumento di 12,32 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2002. L'esportazione è aumentata del 21,8%: questo risultato é stato ottenuto anche grazie all'aumento della domanda esterna, soprattutto per il settore elettrico ed elettronico.
L'importazione è cresciuta del 27,5% ed ha raggiunto i 70,26 miliardi di euro grazie ad un aumento degli acquisti all'estero di beni intermedi, beni capitali e beni di consumo. I maggiori partner commerciali della Malaysia, con un volume complessivo superiore al 56 % del totale, sono: Stati Uniti; Singapore; Giappone; Cina ed Hong Kong.
La religione della Federazione è l'Islam, con 12,3 milioni di praticanti (il 52,9 % della popolazione). I cristiani sono 1,5 milioni di persone, pari al 6,4 % della popolazione con oltre 500 mila cattolici, pari al 3 % della popolazione. Le altre religioni sono: buddismo (oltre 4 milioni, pari al 17,3 % della popolazione); induismo (1,6 milioni, pari al 7 %); taoismo (2,7 milioni, pari all'11,6 %); sikkismo, sciamanesimo e religioni tradizionali animiste (1,1 milione di persone, pari al 4,8 %).
La Costituzione garantisce piena libertà religiosa, ma sottolinea che "nessuna persona può ricevere un'istruzione o prendere parte ad alcuna cerimonia o atto di culto di una religione che non sia la sua" e che "la religione di una persona sotto l'età di 18 anni deve essere decisa dai suoi parenti o custodi" (art 12/3 e 4). Sempre secondo la Carta costituzionale è quasi impossibile ogni conversione e "cittadino malay" è solo "la persona che professa l'Islam, parla il linguaggio nazionale e ne pratica la cultura". Chi abiura perde i propri diritti civili se la sua conversione non è stata accettata dai Consigli religiosi musulmani.
Da diversi decenni si assiste nel paese ad una forte islamizzazione ad opera dell'Umno, United Malays National Organization (Organizzazione nazionale dei Malay uniti), partito al governo, che tende a sostenere l'Islam per favorire l'etnia maggioritaria malay.