Mongolia: parlamento vota la sfiducia, si dimette il premier Oyun-Erdene
Le notizie di oggi: sud-coreani alle urne per le elezioni presidenziali. Il segretario generale Onu chiede una indagine indipendente sulle uccisioni di palestinesi nei pressi di un centro di distribuzione aiuti a Gaza. Nuove vittime in Ucraina dopo un attacco russo, nessuna tregua dai negoziati a Istanbul. In Giappone catturati i primi esemplari dalla riapertura della caccia alle balene.
MONGOLIA
Il primo ministro mongolo Luvsannamsrain Oyun-Erdene si è dimesso dopo aver perso il voto di fiducia in Parlamento, indetto in seguito a giorni di proteste di massa nelle piazze per l’accusa di corruzione, alimentate da post sui social di una sontuosa festa del figlio. In carica dal 2021, il capo del governo rimarrà ad interim fino alla nomina di un successore entro 30 giorni. Egli ha dovuto dimettersi perché non ha raggiunto la maggioranza, ovvero 64 dei 126 seggi del Parlamento. Circa 82 legislatori hanno partecipato al voto segreto, 38 hanno votato contro.
COREA DEL SUD
Milioni di sudcoreani si stanno recando alle urne per le elezioni presidenziali, indette in anticipo rispetto alla scadenza dei termini in seguito all’impeachment dell’ex presidente Yoon Suk Yeol per il tentativo di introdurre la legge marziale. Secondo gli ultimi sondaggi è in vantaggio il candidato dell’opposizione Lee Jae-myung sul rivale, ed ex membro del governo, Kim Moon-soo. Le urne chiuderanno alle 20 ora locale e i risultati sono attesi entro poche ore.
GAZA - ONU
Il segretario generale Onu ha chiesto un’indagine indipendente sull’uccisione ieri di palestinesi nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti a Gaza, con racconti (contestati da Israele) secondo cui le forze di difesa avrebbero aperto il fuoco sulle persone in attesa. I testimoni hanno riferito di essere stati colpiti mentre aspettavano il cibo dal centro di Rafah, gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf). Il bilancio della Croce Rossa è di 179 feriti e 21 morti (31 secondo Hamas).
RUSSIA - UCRAINA - TURCHIA
L’incontro tra le delegazioni ucraina e russa a Istanbul si è concluso dopo circa un’ora, con la presentazione dei memorandum sulle proposte per la soluzione del conflitto. Secondo fonti del ministero turco degli Esteri, i colloqui si sono conclusi “non negativamente”, con la prospettiva di un nuovo scambio di prigionieri come ha dichiarato anche Volodymyr Zelenskyj a Vilnius. Mosca avrebbe accettato la fine della guerra solo se Kiev rinuncerà ai territori e limitazioni all’esercito; una vittima negli attacchi notturni russi nella regione nord-orientale di Kharkiv.
INDIA
Almeno 34 persone sono morte nella regione nord-orientale dell’India, dopo che pesanti inondazioni hanno causato frane negli ultimi quattro giorni, mentre il dipartimento meteorologico prevede ulteriori piogge. Oltre mille turisti intrappolati nello stato himalayano del Sikkim sono stati evacuati ieri e le squadre di soccorso dell’esercito sono concentrate nello stato di Meghalaya per salvare più di 500 persone bloccate nelle aree allagate.
GIAPPONE
Il Giappone ha cacciato almeno 25 esemplari di balenottera comune, per la prima volta da quando Tokyo si è ritirata dalla International Whaling Commission (Iwc) nel 2019. I cetacei sono stati catturati nel mare di Okhotsk, a nord dell’isola settentrionale di Hokkaido. Su 320 tonnellate di carne di balenottera, circa 1,6 tonnellate saranno trasportate in sei mercati in tutto il Paese, tra cui Tokyo e Osaka, come carne cruda. L’Agenzia nipponica ha fissato una quota di 60 per quest’anno.
THAILANDIA
Una nuova norma sulla sicurezza stradale in vigore dal primo giugno solleva dubbi e polemiche. Il “Safe Roads Project”, promosso dalla polizia per ridurre gli incidenti, vedrà controlli intensificati su motociclisti e passeggeri che non indossano il casco; i trasgressori ora affrontano una multa quadruplicata fino a 2mila baht (circa 54 euro). Per le autorità la legge mira ad affrontare il tasso elevato di incidenti e lesioni stradali in Thailandia, in particolare tra i conducenti delle due ruote.
GEORGIA
Nei primi quattro mesi del 2025 la Georgia ha espatriato più cittadini stranieri che in tutto l’anno precedente (erano stati 363), come risulta dalla statistica pubblicata dal ministero dell’interno di Tbilisi. Sono già 394 tra cui 71 afghani, 54 iraniani, 33 indiani, 31 turchi, 31 nigeriani e 20 russi, con una crescita continua anche dal 2023, quando erano stati 190 in tutto.
22/05/2024 08:57
20/05/2024 08:58
03/05/2024 08:57