22/12/2004, 00.00
FILIPPINE
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Mons. Cruz: "L'essenza del Natale è Dio fatto carne"

di Sonny Evangelista

Nel suo Messaggio ai fedeli l'arcivescovo ricorda il gesto di amore del Dio che si è fatto uomo e invita la popolazione a essere meno passiva per costruire un paese migliore.

Manila (AsiaNews) – "L'essenza del Natale è Dio che si è fatto carne ed è disceso in mezzo agli uomini" in un atto d'amore che "unisce l'umanità al Dio vivente per mezzo di nostro Signore Gesù Cristo". Con queste parole Mons. Oscar Cruz, arcivescovo di Lingayen-Dagupan ed ex presidente della conferenza dei vescovi filippini, ricorda ai fedeli il vero significato della festa nel suo messaggio di Natale.

Le case di Manila sono addobbate a festa con luminarie all'esterno degli edifici e il tradizionale albero nei salotti; i negozi sono affollati da persone in cerca di regali per i propri cari, per gli amici e i parenti. Nelle famiglie si respira un'aria di gioia e di festa ma, ricorda mons. Cruz, si rischia di perdere la "vera essenza del Natale".

Nel suo messaggio di Natale l'arcivescovo di Lingayen-Dagupan ricorda che la chiesa, in nome di Cristo, si è sempre battuta per difendere la dignità dell'uomo, i diritti dei popoli contro i governi oppressivi, lo sfruttamento, gli abusi. Egli sottolinea pure che le autorità politiche, i funzionari governativi e i pubblici ufficiali sono chiamati a servire i cittadini che li hanno scelti come loro rappresentanti. Mons. Cruz ricorda che "il potere civile deriva da Dio e viene manifestato attraverso il volere del popolo, che Egli ha creato a Sua immagine e somiglianza".

"Il governo è del popolo – dice il prelato - e viene espresso mediante la volontà popolare ed è fatto a beneficio della gente". Spesso però la gente accetta in maniera passiva i gravi errori dei governanti, convinti che le scelte siano prese per migliorarne la qualità di vita. In questa condizione di rassegnazione le persone "sono sempre oppresse e depresse, povere e bisognose". Mons. Cruz, volendo smuovere i filippini dalla condizione di inedia e passività, ricorda loro "che la nazione è e sarà povera e miserabile solo se i suoi cittadini non faranno niente per cambiare la realtà" e i leader politici saranno sempre "buoni o cattivi" solo se la gente li accetterà "come tali senza fare niente per migliorare la classe dirigente".

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