02/01/2008, 00.00
CINA
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Multa di 100mila dollari per avere avuto il secondo figlio

La sanzione “esemplare” contro un funzionario pubblico e imprenditore. Il governo vuole colpire le persone ricche che spesso violano una legge sempre più criticata. Mentre i contadini subiscono aborti forzati e gli abbattono le case, le persone importanti mantengono un’amante.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Multa di 765.500 yuan (circa 104.889 dollari) a un ex funzionario governativo della contea di Xiaochang (Hubei) per aver violato la politica del figlio-unico, avendo un secondo figlio nel 2006, .

La condanna è stata imposta dalla Conferenza politica consultiva del popolo cinese di Xiaochang, principale organo consultivo governativo della zona, a Li Shaoqing, presidente di una ditta cementifera locale. Con ogni probabilità la multa è la maggiore imposta dall’introduzione di questa legge, nel 1979. La legge ha suscitato diffuse critiche internazionali, specie per la sua applicazione violenta con frequenti episodi di aborti forzati e di case demolite per costringere all’obbedienza, specie la popolazione rurale. Ma da qualche tempo è emersa una situazione di sostanziale impunità per le famiglie più facoltose o influenti, che non hanno difficoltà a pagare una multa per avere più figli. Cosa che ha suscitato ulteriori proteste per la pratica disuguaglianza. Nel solo Hubei nel 2006, secondo dati ufficiali, 1.678 pubblici funzionari, persone famose e ricche hanno violato questa legge. Per questo Pechino ha intrapreso una via di multe esemplari e gravi sanzioni disciplinari.

Jiang Zhongsan, funzionario dell’Hubei per la pianificazione familiare, ha ammesso che anche multe di centinaia di migliaia di yuan possono essere pagate dalle persone ricche e che “si può fare poco contro simili violazioni”. Molti funzionari – aggiunge - violano la legge mantenendo un’amante e non riconoscendo i figli.

La legge è molto criticata anche perché sta causando un grave invecchiamento della popolazione, con una generazione di figli unici che tra qualche anno dovrà mantenere un numero molto maggiore di anziani. Il governo invece continua ad affermare ogni anno la "bontà" del programma di controllo sulla popolazione per garantire lo sviluppo economico del Paese.

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