07/01/2008, 00.00
RUSSIA
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Natale ortodosso, Alessio II: vivere una vita di amore, con al centro la famiglia

Oggi è Natale per circa 150 milioni di ortodossi russi nel mondo. Il Patriarca russo celebra la liturgia della Vigilia nella cattedrale di Cristo Salvatore e fa gli auguri al potenziale futuro presidente russo, Medvedev, presente in chiesa. Putin coglie l’occasione per ribadire la centralità dei valori cristiani nella cultura russa…in funzione patriottica.
Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Un appello a vivere “una vita di amore senza dimenticare le responsabilità verso gli altri” e mettendo al centro la famiglia è stato lanciato oggi dal Patriarca di Mosca Alessio II durante un messaggio televisivo per il Natale degli ortodossi che seguono il calendario giuliano, come i russi. Ieri il capo della Chiesa russo-ortodossa ha celebrato la liturgia della Veglia, come di tradizione, nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Presente anche il vice primo ministro Dmitry Medvedev ormai ritenuto il futuro presidente russo. A lui il Patriarca ha augurato che “la gioia di questa festività possa dare forza e coraggio nel suo lavoro per il bene del nostro popolo e della nostra patria che hanno sofferto a lungo”.
 
Sono circa 150 milioni i cristiani ortodossi che oggi – in Russia, Terra Santa e in alcune delle altre Chiese ortodosse orientali - festeggiano il Natale secondo il calendario giuliano. Questo è in ritardo di 13 giorni rispetto al gregoriano adottato da cattolici, protestanti, alcuni ortodossi, come il Patriarcato ecumenico, e mondo laico. Il 7 gennaio, invece, mondo laico e religioso in Russia si incontrano, finisce l'astinenza da carne, dolci e alcolici iniziata il 28 novembre e il Natale è festa nazionale.
 
“Aborti, divorzi, la corsa al profitto e al piacere, le dimenticanze verso i propri figli che spesso rimangono privi dell’affetto e dell’educazione dei genitori, tutto questo - sottolinea Alessio II – trasforma la vita del singolo e dell’intero Paese in un’esistenza senza felicità e piena di rimorsi di coscienza”.
 
Il Natale è stato occasione per il capo di Stato Vladimir Putin di ribadire il suo invito all’“unità nazionale e al rispetto dei valori tradizionali”, temi su cui spesso richiama la popolazione. Putin, ha partecipato alle celebrazioni natalizie nell'antica città di Velikij Ustiug, che per i russi è quella del locale Babbo Natele (qui chiamato Nonno Gelo). Da qui ha mandato i suoi auguri ai cittadini: “Questa festa ci fa riflettere sugli eterni valori spirituali che uniscono milioni di persone, valori che giocano un ruolo speciale nella storia russa e nutrono la nostra cultura nazionale”.
 
 
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