19/11/2008, 00.00
ASIA
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Nave da guerra indiana affonda nave pirata somala

Ieri sono state attaccate e prese una nave di Hong Kong e una iraniana; oggi un peschereccio thailandese. Nel 2008, fino ad ora, vi sono stati 95 attacchi di pirati e 35 navi sequestrate.

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - La marina dell’India afferma di aver affondato una nave pirata somala al largo del Golfo di Aden. La nave da guerra Tabar ha aperto il fuoco dopo un attacco da parte dei pirati.

Notizie di atti di pirateria al largo delle coste somale si susseguono senza sosta. La Sirius Star, una super-petroliera saudita è stata sequestrata da pirati e si trova ora vicino alla costa somala. Una nave di Hong Kong, che trasportava grano in Iran, è stata presa dai pirati somali ieri. Ieri è stata anche la volta di una nave merci iraniana, con 25 marinai a bordo. Oggi un peschereccio thailandese, con un equipaggio di 16 persone, è stato sequestrato nel Golfo di Aden.

Finora, nel 2008, gli incidenti nelle acque somale sono giunti a 95 attacchi, con 35 navi sequestrate. Di queste, 17 sono ancora nelle mani dei pirati.

La Somalia è un Paese nel caos, senza un governo nazionale dal 1991. Navi da guerra di diverse nazioni pattugliano il Golfo di Aden, uno dei più affollati bracci di mare che mette in comunicazione il Mar Rosso e l’Oceano Indiano.

Fino ad ora, quest’anno, gli atti di pirateria sono costati circa 30 milioni di dollari Usa in riscatti.

Diversi Paesi, fra cui l’Arabia saudita, pensano che ci dovrebbe essere un coordinamento internazionale per garantire la sicurezza nelle vie di navigazione. Alcune compagnie ormai preferiscono circumnavigare l’Africa, passando per il Capo di Buona Speranza, piuttosto che rischiare atti di pirateria nel Golfo di Aden. In Somalia, gruppi di militanti islamici che combattono contro il fragile governo, hanno promesso che se prendono il potere faranno terminare ogni pirateria.

Secondo alcuni esperti, la pirateria in questa zona si è diffusa negli anni ’90 anzitutto per difendere le acque territoriali somale. Molte navi di nazioni straniere – fra cui Italia, Spagna, Corea, Thailandia – giungevano sulle coste somale per pesca illegale o per gettare rifiuti tossici. Ora essa è divenuta anche un modo per vivere - data la miseria della Somalia - e per finanziare la guerriglia di vari gruppi. I pirati somali hanno computer, telefonini satellitari, armi automatiche, imbarcazioni veloci. Si dice che i loro capi facciano vita da nababbi, con ville, mogli, auto costosissime.

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