20/01/2014, 00.00
RUSSIA
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Nel giorno dell'Epifania, Kirill difende i pellegrini che adorano i 'doni dei Magi'

I commentatori russi hanno definite "infantile" una società in cui i cittadini passano ore al gelo per baciare un "falso del XV secolo", le reliquie dei regali fatti al Messia. Patriarca: "A chi cerca di far vacillare la fede, rispondere con profonda convinzione nella parola di Dio".

Mosca (AsiaNews) - L'Epifania ortodossa, che in Russia cade il 19 gennaio, è stata occasione per il Patriarca di Mosca Kirill di difendere i numerosi pellegrini, giunti nei giorni scorsi nella Cattedrale di Cristo Salvatore per adorare i 'doni dei Magi', dagli attacchi di parte dei media e opinione pubblica. Dopo la liturgia, il primate rivolgendosi alla comunità ha ricordato che la risposta cristiana a tutto ciò che cerca di far vacillare la fede, "deve essere una più profonda convinzione nella verità della parola di Dio e nella tradizione cristiana". "Il dolore mi riempie il cuore, quando persone che si definiscono ortodosse paragonano a idolatri i loro fratelli nella fede, che per molte ore sono rimasti in piedi al fine di adorare le reliquie", ha dichiarato Kirill, come riporta l'agenzia Interfax.

Secondo le autorità moscovite, oltre 400mila pellegrini si sono recati nella cattedrale di Mosca dal 6 al 13 gennaio per venerare i 'doni dei Magi al Messia', arrivati in Russia dal monte Athos, dove sono conservate nel monastero di San Paolo, dedicato all'Apostolo e fondato da san Paolo di Xeropotamou. Secondo molti commentatori russi, che parlano di un "falso del XV secolo", il fatto che migliaia di persone abbiano fatto file dalle 9 alle 12 ore al gelo solo per baciare le reliquie dimostra che la società è "infantile e confusa".

I 'doni dei Magi' sono passati prima al monastero della Resurrezione di San Pietroburgo (dal 14 al 17 gennaio) e ora si trovano nella casa della Misericordia di Minsk, capitale della Bielorussia, dove rimarranno fino al 24 gennaio, per concludere il pellegrinaggio nel monastero delle Caverne di Kiev (fino al 30 gennaio).

La Chiesa russo-ortodossa segue il calendario giuliano, "in ritardo" di 13 giorni rispetto a quello gregoriano in uso dalla Chiesa cattolica. Tutta la vigilia dell'Epifania è caratterizzata, come per il Natale, dal digiuno "fino all'apparizione della prima stella". Durante la giornata si ricorda il martirio di Giovanni Battista, che battezzò Gesù nel Giordano. Per la Chiesa ortodossa il 19 gennaio si celebra, infatti, il battesimo del Signore. Per l'esattezza, la festività si chiama 'Kreshenie' (battesimo, appunto). E' in quel momento, che avviene la Teofania: quando Cristo si rivela come Figlio all'interno della Trinità, insieme alla voce del Padre e alla colomba dello Spirito Santo. La festività è caratterizzata dal tradizionale bagno nell'acqua gelata.

Secondo la polizia, solo a Mosca sono state 165mila le persone che si sono immerse. Il ministero delle Situazioni di emergenza ha registrato un morto nella regione della Yakuzia, dove le temperature sono scese fino a -30°. (N.A.)

 

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