Padang, attacco a cristiani in preghiera: due bambini feriti
Preoccupazione tra i cristiani indonesiani per una casa che ospitava il culto domenicale presa di mira da vicini musulmani intolleranti. Per il sindaco si tratterebbe solo di un "malinteso" tra residenti. Lettera aperta del reverendo Fu Kwet Khiong al presidente Prabowo: "È la coscienza della nazione stessa a essere ferita. La tolleranza religiosa sia politica reale, non solo retorica".
Padang (AsiaNews) – Un attacco a un luogo di culto della Chiesa cristiana dei fedeli indonesiani (GKSI), un gruppo di matrice evangelica, nel distretto di Koto Tangah a Padang, nella provincia di Sumatra Occidentale, sta suscitato preoccupazione tra i cristiani indonesiani. L’incidente, avvenuto nel pomeriggio di domenica 27 luglio e ha provocato il ferimento di due bambini, oltre a gravi danni alla struttura adibita al culto. Nei video circolati si vedono le conseguenze: sedie e tavoli distrutti, il cancello d’ingresso abbattuto, quattro vetri infranti e materiali religiosi sparsi ovunque.
Il sindaco di Padang, Fadly Amran, ha descritto l’accaduto come un “malinteso” da parte dei residenti locali, sostenendo che l’edificio non fosse una chiesa formale, ma una casa utilizzata per l’educazione religiosa cristiana. Ma il reverendo Fu Kwet Khiong, fondatore della Fraternità di Preghiera, Parola, Verità e Vita (SDFKK), ha dato voce alla preoccupazione per questi atti di intolleranza che si ripetono in varie parti del Paese, inviando una lettera aperta al presidente Prabowo Subianto.
“Quando dei bambini vengono feriti durante il culto, non è solo una casa di preghiera ad essere attaccata: è la coscienza della nazione stessa,” ha scritto ieri formulando tre richieste: arresto e processo per tutti i responsabili, inclusi i mandanti; protezione completa e duratura per i luoghi di culto delle minoranze; impegno concreto del governo nell’attuare la tolleranza religiosa come politica reale e non solo come retorica.
Anche l’Associazione degli Studiosi Cattolici Indonesiani (PP ISKA) ha fatto eco alle preoccupazioni del reverendo Fu. La signora Restu Hapsari commenta ad AsiaNews affermando che l’incidente è stato chiaramente un atto di intolleranza, e non semplicemente un malinteso. “L’entità dei danni dimostra chiaramente un’intenzione. Si tratta di una violazione del diritto costituzionale alla libertà di culto,” ha dichiarato Restu che chiede risposte urgenti e coordinate, tra cui il ripristino della struttura e supporto psicologico ai fedeli colpiti. “Non si tratta solo di un singolo luogo di culto. È un test dell’impegno collettivo per preservare la pace e il pluralismo in Indonesia,” ha concluso.