26/04/2012, 00.00
VIETNAM
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Padre Binh: mi hanno pestato a sangue mentre la polizia impediva ai fedeli di avvicinarsi

Dal rapporto inviato alle autorità dal religioso emergono particolari inquietanti che gettano una luce sulle responsabilità, come mandante, del locale Partito comunista.

Hanoi (AsiaNews) - Emergono particolari inquietanti sull'aggressione subita il 12 aprile da padre Joseph Nguyên Van Bình, che se non chiariscono le cause dell'attacco, fanno emergere la responsabilità del locale Partito comunista come mandante.

E' lo stesso sacerdote aggredito (nella foto) a rivelarli in un rapporto - del quale dà notizia Eglises d'Asie - inviato alla polizia che, da parte sua, il giorno stesso nel quale il religioso era stato assalito, gli ha mandato in ospedale una ingiunzione a presentarsi per essere interrogato.

Così, il 30 marzo, pochi giorni prima dell'aggressione, due persone armate erano andate a minacciare di morte bambini e operatori che si erano istallati nel futuro orfanotrofio. Padre Binh - che conferma di aver acquistato la casa e di avervi fatto la vori di restauro, senza che le autorità avessero  nulla da eccepire - aveva riferito l'accaduto al Comitato popolare (in pratica il Comune) e per tutta risposta il 13 aprile il presidente dello stesso Comitato aveva vietato una riunione del gruppo Agape, che si occupa dell'orfanotrofio. Il giorno dell'attacco, poi, il sacerdote conferma che, quando è arrivato alla casa, alle 9 del mattino, i « teppisti erano già all'opera, mentre agenti di polizia in divisa avevano chiuso le strade di accesso al futuro orfanotrofio e impedivano ai parrocchiani di avvicinarsi.

Quanto all'aggressione, lo stesso padre Binh nel rapporto inviato alla polizia riferisce: "Sono stato assalito da un gruppo di giovani". "Ero arrivato alla porta della nostra casa, quando il mio telefono è squillato. Due individui si sono staccati dal gruppo, si sono precipitati verso di me e mi hanno strappato il telefono. Dopo, una ventina dei componenti il gruppo degli assalitori mi ha circondato. Mi hanno colpito con tutta la forza su orecchie, occhi, ventre e fianchi. Alla fine, un colpo più violento degli altri sull'orecchio sinistro mi ha gettato a terra. Là due giovani mi hanno preso a calci sull'orecchio sinistro e la parte sinistra della mia schiena. Mi hanno lasciato svenuto". "Numerosi ospiti del futuro orfanotrofio sono pure stati colpiti e derubati dei telefonini".

Il sacerdote, infine, chiede che sia compiuta un'inchiesta - domanda già avanzata dall'arcivescovo di Hanoi - per tentato omicidio e distruzione di beni di un cittadino.

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