05/07/2016, 12.08
PAKISTAN
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Pakistan: dopo lo scandalo dei fondi alla madrassa talebana, il governatore ci ripensa

Imran Khan ha preso le distanze dalla decisione del suo governo, che ha stanziato 3 milioni di dollari per la scuola islamica del “Padre dei Talebani”. In questa madrassa si sarebbe formato anche il Mullah Omar. I soldi verranno ricavati tagliando i progetti favore delle minoranze. Il governatore mantiene un atteggiamento ambiguo che mina i successi del Pakistan contro il terrorismo.

Islamabad (AsiaNews) – Dopo l’ondata di critiche che si sono riversate sul governo provinciale di Khyber Pakhtunkhwa (Kpk), che ha deciso di tagliare i fondi destinati alle minoranze pakistane e distrarli a favore di una scuola islamica che forma militanti talebani, il governatore Imran Khan ha annunciato che rivedrà le previsioni di bilancio. La madrassa dovrebbe ricevere 3 milioni di dollari (circa 2,6 milioni di euro) per istruire i suoi 4mila studenti, ma Khan ha dichiarato che effettuerà ulteriori controlli per verificare la legittimità dello stanziamento.

La scorsa settimana la decisione locale ha sollevato ampie lamentele. I vertici della Chiesa pakistana hanno commentato ad AsiaNews: “Condanniamo questa ingiustizia. È una forma di terrorismo sponsorizzato dallo Stato”.

La disputa riguarda i fondi previsti dal bilancio 2016-2017 per la madrassa Darul Uloom Haqqania, nel distretto di Nowshera, guidata dal mullah Sami-ul Haq, noto con il soprannome di “Padre dei talebani”. Il capo della scuola islamica è molto conosciuto per gli insegnamenti che invitano al jihad armato e i suoi alunni sono reclutati nel vicino Afghanistan. Secondo alcuni anche il Mullah Omar avrebbe studiato in quella che molti chiamano “Università del Jihad”.

Di fatto i fondi per la scuola islamica sono stati ottenuti tagliando quelli previsti per sostenere le altre minoranze. Nell’anno fiscale precedente il governo di Khan, un ex giocatore di cricket poi votato alla politica e leader del partito islamico Pakistan Tehreek-e-Insaf (Pti), aveva assegnato circa 1 milione di euro alle minoranze (il 52% del totale del budget), mentre per l’anno in corso solo 737mila euro, poco più del 23% del totale finanziario.

Khan ha preso le distanze dalla decisione del suo governo, sostenendo di non essere stato informato sulle singole decisioni di spesa. Allo stesso tempo però ha mantenuto una posizione vaga quando gli è stato chiesto se cancellerà i finanziamenti. Anzi, ha risposto: “Dipende dal modo i cui sono spesi i soldi, cioè se essi sono destinati alla maggioranza degli studenti che in questo momento sono emarginati. Intendo dire che la politica del [mio] partito è a favore della maggioranza degli studenti di queste madrasse [che in tutta la provincia accolgono 2,2 milioni di alunni poveri]. Ed è quello che intendiamo fare mentre aspettiamo i controlli”.

Esperti ritengono però che il finanziamento di scuole islamiche con ispirazioni estremiste, camuffato da sostegno ai giovani poveri, non farà altro che minare i tentativi del Pakistan nella lotta contro il terrorismo islamico.

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