21/03/2007, 00.00
VATICANO - IRAQ
Invia ad un amico

Papa: continuo a pregare per l'Iraq e la sua Chiesa

Mons. Rabban al-Qas, vescovo del Kurdistan, porta al Papa i saluti dei fedeli iracheni e dei seminaristi di Ankawa e Benedetto XVI ricambia. Nonostante il dramma della guerra, “i cristiani in Iraq hanno ancora fede, speranza e amore”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – “L’amore del Papa per la Chiesa irachena è di grande sostegno e ci dà la forza di continuare a sperare”. Così ad AsiaNews mons. Rabban al-Qas, vescovo caldeo di Amadiyah ed Erbil (Kurdistan), riferisce del suo breve incontro oggi con Benedetto XVI al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro. Il presule, in questi giorni a Roma, ha portato al Papa “i saluti di tutta la diocesi, degli studenti del Seminario maggiore caldeo di Saint Peter e del Babel College”, da poco trasferitisi ad Ankawa per la grave insicurezza che regna a Baghdad. Nel breve scambio di parole tra i due, Benedetto XVI “ha ricambiato i saluti e assicurato le sue preghiere per l’Iraq e tutti i seminaristi”.
 
Mons. Rabban ha presentato poi anche “i saluti delle autorità del Kurdistan, primo di tutti il presidente Massoud Barzani, impegnato nella ricostruzione di numerosi villaggi cristiani”. Il nord dell’Iraq è rifugio per molti cristiani costretti alla fuga dall’inferno della capitale o di Mosul. Il vescovo spiega che “la crescente insicurezza nel Paese ha costretto alla chiusura di numerose chiese e all’emigrazione di diversi sacerdoti all’estero, soprattutto in Canada e Germania. La riapertura in Kurdistan del Seminario maggiore e del Babel College – unica università teologica in Iraq – ha ridato speranza alla nostra comunità”.
 
“Questa Quaresima – continua mon. al-Qas – vede una grande partecipazione dei fedeli: alla Via Cucis del venerdì come pure al catechismo e alle messe domenicali nei villaggi, sempre molto affollate. Il digiuno, poi, è rispettato per tutta la durata del periodo di preparazione alla Pasqua”. “Il Papa – conclude – dimostra di amare la nostra Chiesa e noi vogliamo essere testimoni di amore e coraggio per tutto il mondo. I cristiani dell’Iraq hanno ancora fede e speranza e sono convinti che Dio non li ha dimenticati, prima o poi vedremo la pace”.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Vescovo di Kirkuk: il buono e il cattivo in Iraq dopo questi quattro anni
20/03/2007
Dai vescovi caldei l’appello per la pace in Siria e il dialogo fra Iran e Stati Uniti
13/08/2018 10:51
Mosul, stazione di polizia vicino a una chiesa: timori e coraggio dei cristiani
21/04/2006
Sondaggio: gli iracheni non vogliono la sharia nella Costituzione
17/03/2005
Vescovo di Erbil, "positivo" il piano iracheno di riconciliazione, ma servono "scelte coraggiose"
26/06/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”