13/08/2006, 00.00
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Papa: in vacanza non dimenticate il Medio oriente, gli anziani, i malati

Nuovo intervento per la pace sul confine israelo-libanese. Non dimenticare la solitudine di anziani e ammalati. I consigli del papa per le vacanze.

Castel Gandolfo (AsiaNews) – Un papa instancabile torna a parlare a favore della pace in Medio Oriente: da quando è scoppiato il conflitto libanese-israeliano, Benedetto XVI ha utilizzato tutti i momenti pubblici per spingere la comunità internazionale a impegnarsi a risolvere la crisi. Anche oggi, all'Angelus, ha ricordato la guerra e il brandello di speranza apertasi con il varo della risoluzione Onu per il cessate il fuoco. "Il clima delle ferie – ha detto il papa -  non ci fa dimenticare il grave conflitto in atto in Medio Oriente. Gli ultimi sviluppi fanno sperare che cessino gli scontri e che sia prontamente ed efficacemente assicurata l'assistenza umanitaria alle popolazioni. L'augurio di tutti è che finalmente prevalga la pace sulla violenza e la forza delle armi".

In precedenza il pontefice aveva augurato a tutti che la "sosta di riposo" delle vacanze "serva a rinfrancare la mente e il corpo, sottoposti ogni giorno a un continuo affaticamento e logorio, dato il corso frenetico dell'esistenza moderna". Ma non si può dimenticare coloro che sono impediti ad "usufruire di un tempo di vacanza" o "sono costretti per vari motivi a rinunciarvi", in particolare anziani e ammalati che "in questo periodo, soffrono ancor più la solitudine".  "A questi nostri fratelli e sorelle – ha sottolineato Benedetto XVI - vorrei manifestare la mia vicinanza spirituale auspicando di cuore che a nessuno di loro manchi il sostegno e il conforto di persone amiche".

Il papa non ha mancato di dar qualche consiglio per come utilizzare il tempo delle vacanze, occasione per "per incontri culturali, per momenti prolungati di preghiera e di contemplazione a contatto con la natura o in monasteri e strutture religiose. Disponendo di più tempo libero ci si può dedicare con maggiore agio al colloquio con Dio, alla meditazione della Sacra Scrittura e alla lettura di qualche utile libro formativo. Chi fa l'esperienza di questo riposo dello spirito, sa quanto esso sia utile per non ridurre le vacanze a mero svago e divertimento".

Le vacanze sono anche tempo per "per stare più a lungo con i familiari, per ritrovare parenti e amici",  e per "nutrirci dell'eucaristia". "La fedele partecipazione alla celebrazione eucaristica domenicale  - ha detto il pontefice – aiuta… a sentirsi parte viva della comunità ecclesiale anche quando si è fuori della propria parrocchia. Dovunque ci troviamo, abbiamo sempre bisogno di nutrirci dell'Eucaristia. Ce lo ricorda la pagina evangelica dell'odierna domenica presentandoci Gesù come il Pane della vita. Egli stesso, secondo quanto riferisce l'evangelista Giovanni, si proclama "il pane vivo disceso dal cielo" (cfr Gv 6, 31), pane che nutre la nostra fede e alimenta la comunione fra tutti i cristiani".

Benedetto XVI ha concluso la preghiera con i saluti nelle diverse lingue, mentre i pellegrini che riempivano il cortile del palazzo pontificio gli rispondevano con slogan e applausi.

 

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