20/02/2011, 00.00
VATICANO
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Papa: la perfezione è vivere secondo la volontà di Dio

“Quando si soffre per il male, la persecuzione, l’ingiustizia, evitiamo la rivincita, la vendetta e l’odio, e preghiamo per i persecutori. Vinciamo il male col bene". Chi accoglie Dio nella propria vita e lo ama con tutto il cuore è capace di un nuovo inizio.
Città del Vaticano (AsiaNews) - La “perfezione” alla quale Gesù ci invita “è vivere come figli di Dio compiendo concretamente la sua volontà” e Gesù stesso ci dice: : «Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5,44-45). Chi accoglie il Signore nella propria vita e lo ama con tutto il cuore è capace di un nuovo inizio. Riesce a compiere la volontà di Dio: realizzare una nuova forma di esistenza animata dall’amore e destinata all’eternità”.
 
La “gioia della riconciliazione” e la “perfezione della carità” sono stati i temi dei quali Benedetto XVI ha parlato alle 25mila persone presenti in piazza san Pietro per la recita dell’Angelus. Illustrando le letture di questa settimana, il Papa, nelle parole prima della preghiera mariana e nei saluti successivi nelle diverse lingue, ha detto che “quando si soffre per il male, la persecuzione, l’ingiustizia, evitiamo la rivincita, la vendetta e l’odio, e preghiamo per i persecutori..Vinciamo il male col bene (cfr. Rm 12,21). Affidiamo a Dio tutte queste avversità per raggiungere la libertà e la pace spirituale”.
  
“Chi accoglie il Signore nella propria vita e lo ama con tutto il cuore è capace di un nuovo inizio. Riesce a compiere la volontà di Dio: realizzare una nuova forma di esistenza animata dall’amore e destinata all’eternità. L’apostolo Paolo aggiunge: «Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?» (1 Cor 3,16). Se siamo veramente consapevoli di questa realtà, e la nostra vita ne viene profondamente plasmata, allora la nostra testimonianza diventa chiara, eloquente ed efficace”.
 
Benedetto XVI ha infine ricordato che “dopodomani, 22 febbraio, celebreremo la festa della Cattedra di San Pietro. A lui, primo degli Apostoli, Cristo ha affidato il compito di Maestro e di Pastore per la guida spirituale del Popolo di Dio, affinché esso possa innalzarsi fino al Cielo. Esorto, pertanto, tutti i Pastori ad «assimilare quel "nuovo stile di vita" che è stato inaugurato dal Signore Gesù ed è stato fatto proprio dagli Apostoli» (Lettera Indizione Anno Sacerdotale). Invochiamo la Vergine Maria, Madre di Dio e della Chiesa, affinché ci insegni ad amarci gli uni gli altri e ad accoglierci come fratelli, figli del Padre celeste”.
 
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