14/11/2011, 00.00
RUSSIA – SIRIA – LIBANO
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Patriarca Kirill in ‘missione di pace’ in Medio Oriente

di Nina Achmatova
Dopo la visita in Siria, parte quella in Libano. Il capo della Chiesa russo-ortodossa prega per il dialogo tra le Chiese e tra cristiani e musulmani e incontra i leader politici per “riportare stabilità”.
Mosca (AsiaNews) – Un appello al dialogo tra le Chiese e a quello tra cristiani e musulmani in Medio Oriente è stato lanciato dal Patriarca di Mosca, Kirill, nell’ultimo giorno della sua visita in Siria prima di partire alla volta del Libano. Nella cattedrale dell’Assunzione a Damasco, Kirill ha presieduto una liturgia con il Patriarca greco-ortodosso di Antiochia Ignatius. “Le mie preghiere vanno alla prosperità e alla pace in Siria e alla preservazione delle buone relazioni tra cristiani e musulmani”, ha detto il capo della Chiesa russo-ortodossa. Che ha poi auspicato il “mantenimento dei rapporti fraterni tra la Chiesa russa e quella di Antiochia”, che insieme devono “chiedere a Dio grazia per le loro genti”. I due patriarchi hanno poi inaugurato una mostra dedicata alle relazioni tra le rispettive Chiese seguita alla presentazione della versione araba del libro di Kirill “Libertà e responsabilità”.

Alla vigilia della visita, il portavoce del Patriarcato, l'arciprete Vladimir Vigilianski, aveva spiegato che quella di Kirill sarebbe stata una sorta di “missione di pace” in Medio Oriente per chiedere il dialogo tra le parti in lotta e “restaurare la stabilità politica” soprattutto in Siria. Qui ha incontrato anche il premier Adel Safar, al quale ha chiesto una “soluzione pacifica” ai problemi del Paese. “Da persone di fede – ha detto Kirill – siamo convinti che le parti coinvolte debbano trovare la forza di mettere fine agli scontri”. “Promuovere il dialogo è dovere di tutti colore che tengono alla Siria”, ha aggiunto. Dal canto suo Safar ha assicurato che il governo lavora per soddisfare le esigenze di giustizia del popolo e ha lodato la posizione “equilibrata” della Russia rispetto alla crisi siriana.

Kirill è poi partito per Beirut dove rimarrà fino al 15. Qui incontrerà alcuni leader cristiani come il metropolita ortodosso Ilias e il Patriarca maronita di Antiochia. Come in Siria, Kirill incontrerà anche le alte sfere politiche e con probabilità il presidente Suleiman.

La visita in Medio Oriente si colloca nel quadro della crescente apprensione del Patriarcato di Mosca – e condivisa dal Vaticano - per la situazione delle minoranze cristiane nella regione, dove cresce l’instabilità sociale e politica.

“L’esempio dell’Iraq, Egitto e di altri Paesi che hanno sperimentato la cosiddetta ‘primavera araba’ – ha denunciato p. Vigilianski – mostra che le minoranze, soprattutto cristiane, sono le prime a soffrire”.
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