16/04/2007, 00.00
CINA
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Pechino ammette: stanno morendo tutti i pesci dello Yangtze

Un rapporto ufficiale parla di miliardi di tonnellate annue di rifiuti solidi e liquidi, scarichi industriali, pesticidi e fertilizzanti agricoli gettati nel corso d'acqua. Rischiano l’estinzione tutte le specie che lo abitano, anche pesci comuni come la carpa. Dal fiume proviene il 35% dell’acqua potabile del Paese.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Lo Yangtze, il più lungo fiume cinese e terzo al mondo, è molto inquinato e tutti gli organismi che ci vivono rischiano l’estinzione. Dal fiume inoltre proviene almeno il 35% dell’acqua potabile del Paese.La gravità della situazione è confermata da fonti ufficiali. Uno studio sullo Sviluppo e la protezione dello Yangtze, prima analisi del genere in Cina, condotta dall’Istituto di geografia e limnologia di Nanjing (Niglas) dell’Accademia cinese delle scienze, dal WWF internazionale e dalla Commissione per le risorse idriche del fiume Yangtze conferma il grave deterioramento dell’ambiente del fiume, definito “in gran parte irreversibile”.

“Sono inquinati – dice Yang Guishan, direttore Niglas – oltre 600 chilometri del fiume ed è grave l’inquinamento di almeno il 30% dei maggiori tributari, come i fiumi Minjiang, Tuojiang, Xiangjiang e Huangpu”. L’inquinamento, le molte dighe costruite, l’intensa coltivazione lungo le rive con ampio uso di pesticidi e fertilizzanti,  il massiccio prelievo di acqua – aggiunge – hanno causato negli ultimi anni l’estinzione di molte specie viventi. Si ritiene estinto il baiji, il delfino bianco dello Yangtze, sopravvissuto per oltre 20 milioni di anni ma non più trovato da tempo nonostante approfondite ricerche. Ma secondo il rapporto lottano per sopravvivere persino specie comuni come la carpa. Il pescato annuale è sceso da 500mila tonnellate negli anni ’50 a circa 100mila tonnellate negli anni ’90, mentre appare significativa la mancanza di dati ufficiali più recenti. Un altro problema è il grande aumento delle alghe in molti tributari del fiume.

Li Lifeng, direttore cinese del WWF, racconta che “molti pescatori lungo il fiume ci hanno detto che non osano mangiare i pesci presi”.

Secondo dati ufficiali, le sole città attraversate gettano nello Yangtze almeno 14,2 miliardi di tonnellate annue di rifiuti; nel fiume confluiscono anche oltre 26 miliardi di tonnellate annue di acqua di rifiuto e di scarichi industriali. Durante la presentazione dello studio nel fine settimana a Changsha (Hunan), Wang Shucheng, ministro delle Risorse idriche, ha osservato che i problemi dello Yangtze possono ostacolare il sostenibile sviluppo della zona del Delta del fiume, che nel 2005 ha prodotto il 40% dell’intero Prodotto interno lordo cinese.

Esperti osservano che la novità è che fonti ufficiali ammettano la gravità dell’inquinamento dello Yangtze e dicono che la situazione effettiva è molto peggiore di quanto ammesso. Oltre 11 mila fabbriche industriali sorgono sulle rive dei soli fiumi Giallo e Yangtze. (PB)

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