13/10/2008, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Pechino annuncia una riforma agraria epocale

Toni elevati nell’annunciare la riforma, ma poche le notizie certe. Secondo indiscrezioni, ai rurali saranno concesse la proprietà o lunghissimi affitti delle terre, maggiori servizi sociali, forme iniziali di elezioni democratiche. I molti problemi da risolvere.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il Comitato centrale del Partito comunista cinese ha delineato le riforme rurali, che connoteranno la politica economica del Paese per i prossimi anni. L’obiettivo è raddoppiare i redditi dei rurali entro il 2020 e aumentarne i servizi sociali, modernizzare l’economia agraria e raggiungere l’integrazione tra le economie rurale e urbana.

L’agenzia statale Xinhua ha annunciato l’approvazione dei “principi guida” per la riforma, all’esito dei 4 giorni del Comitato conclusosi il 12 ottobre. Non sono stati rivelati maggiori dettagli, ma tutti ritengono che i contadini avranno la proprietà dei terreni o, almeno, periodi di affitto molto più lunghi. Ora i contadini non sono proprietari della terra che coltivano, che è del governo che la cede in affitto per non più di 30 anni. Gli appezzamenti dati in affitto sono, inoltre, poco estesi, pari a circa 0,67 ettari in media secondo i dati ufficiali, impedendo una coltivazione intensiva, al punto che in genere i contadini coltivano anche il terreno attribuito in comune al villaggio. Per cui gli agricoltori non hanno interesse ad apportare significative migliorie.

Il comunicato parla anche di incrementare nelle campagne elezioni aperte a tutti, per il governo dei villaggi, senza limitarle ai candidati scelti dal Pc. Ma non affronta il problema della tutela dei rurali dagli abusi delle autorità locali, molto corrotte, che, con il pretesto che la proprietà terriera è della collettività, spesso espropriano le terre agricole per destinarle a fabbriche industriali o lottizzazioni, senza alcun indennizzo.

Questa situazione ha tenuto basso il reddito dei 750 milioni di contadini, di fatto esclusi dalla recente crescita economica, e ha favorito decine di migliaia di proteste di piazza ogni anno contro gli abusi delle autorità e l’inquinamento. Secondo Xinhua in Cina ci sono ancora 15 milioni di poveri che per vivere hanno meno di un dollaro al giorno, ma altre fonti parlano di centinaia di milioni. Per questo il governo ha anche promesso di raddoppiare entro il 2020 l’attuale reddito procapite dei rurali, stimato per il 2007 in media di 4.140 yuan (circa 410 euro, rispetto ai quasi 14mila yuan nelle città), e di aumentare la spesa pubblica per i servizi sociali essenziali per “assicurare a tutti i rurali la possibilità di una buona istruzione, una sicurezza sociale di base e migliori servizi medici essenziali”.

Ma esperti come Huang Zuhui, direttore del Centro per lo Sviluppo agricolo e rurale dell’università Zhejiang, commentano che “non è una prospettiva eccitante che il reddito dei rurali raddoppi in 12 anni”, visto anche l’attuale gap con le città.

Dang Guoying dell’Accademia cinese delle Scienze dice al South China Morning Post che “era già previsto un aumento del 5% annuo dei redditi rurali”, con un loro  quasi raddoppio per il 2020.

Si pensa anche di rendere legale il subaffitto delle terre operato dai circa 150 milioni di rurali migrati a lavorare nelle grandi città, che oggi avviene “in nero”.

Le campagne sono anche neglette per la scarsità di assistenza sanitaria e di scuole, spesso assenti. Per cui la gente deve recarsi in città, dove questi servizi hanno un elevato costo. Chi ha gravi malattie deve vendere tutto e indebitarsi per pagare le cure mediche necessarie. Altri analisti fanno notare che lo zelo di Pechino verso le campagne è per aumentare la domanda interna, dato che la crisi finanziaria globale sta facendo diminuire le esportazioni cinesi nel mondo.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Plenum del Comitato centrale: le stentate riforme per i contadini cinesi
08/10/2008
Al via il Sesto Plenum del Partito comunista cinese
24/10/2016 14:27
Hu Jintao invita a collaborare i partiti non comunisti
19/11/2003
I governi locali requisiscono con l’imbroglio le terre dei contadini
09/07/2007
Non si fermano gli espropri di terre: esplode la protesta
09/05/2007


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”