09/12/2008, 00.00
CINA - TIBET - UE
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Pechino chiede a Sarkozy di “fare ammenda per il suo errore”

Durissime reazioni all’incontro con il Dalai Lama. La Cina minaccia la Francia di farle “pagare un prezzo alto”. Leader tibetano in esilio: la Cina deve superare “2 ostacoli morali” per essere davvero una superpotenza.

Pechino (AsiaNews) – Pechino insiste che il premier francese Nicolas Sarkozy ha compromesso i rapporti tra Cina ed Unione europea, di cui è il presidente di turno. Liu Jianchao, portavoce del ministro degli Esteri, ripete oggi “la speranza e la richiesta che la controparte francese si assuma la sua responsabilità e prenda concrete iniziative per emendare il suo errore”.

Sarkozy il 6 dicembre ha incontrato per circa 30 minuti il Dalai Lama a Danzica (Polonia), durante una cerimonia per onorare i 25 anni del premio Nobel per la Pace al sindacalista polacco Lech Walesa. Sarkozy ha invitato a non “drammatizzare” l’evento, mentre ambienti diplomatici fanno notare che il leader tibetano di recente ha già incontrato capi di governo europei.

Ma Pechino ritiene l’incontro “grave” per la presidenza dell’Ue ora ricoperta dalla Francia. Il viceministro agli Esteri He Yafei alla televisione ha subito sollecitato “la Francia a dare priorità alle relazioni bilaterali e agli interessi dei due popoli, a capire in modo pieno il danno generato” anche per i rapporti con l’Ue. L’agenzia statale Xinhua ha detto ieri che la Francia pagherà “un prezzo alto” per questo incontro.

Il giorno prima il Dalai Lama, parlando a Bruxelles al Parlamento Ue, ha sottolineato che la Cina meriterebbe il ruolo di superpotenza, per le dimensioni della sua popolazione e la sua forza economica e militare, ma che le manca “l’autorità morale”, considerati, tra l’altro, “il livello poverissimo di rispetto per i diritti umani, la libertà religiosa, la libertà di espressione e la libertà di stampa”. Il Dalai Lama accusa Pechino di compiere un genocidio culturale contro la popolazione tibetana e chiede il sostegno della comunità mondiale per impedirlo. La Cina accusa l’ex premio Nobel per la Pace di essere un pericoloso terrorista e di volere l’indipendenza del Tibet.

Tenzin Lekshay, responsabile dell’India-Tibet Coordination Office, spiega ad AsiaNews che la Cina, per poter essere davvero una superpotenza, deve “superare 2 ostacoli morali”. “Sul piano interno, occorre eliminare la distanza tra popolazione e governo, che invece si allarga e rende i leader timorosi per la stabilità del regime comunista”. “In campo internazionale, Pechino deve agire in modo giusto e pacifico ed assumersi le sue responsabilità per la pace e la giustizia nel mondo”.

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