17/09/2007, 00.00
CINA - VATICANO
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Pechino si prepara all’ordinazione di mons. Li Shan; l’AP requisisce la casa del vescovo

Mons. Li Shan dovrebbe essere ordinato verso il 21 settembre. Secondo alcuni egli ha l’approvazione della Santa Sede. I dubbi e i problemi del vice-presidente dell’Associazione Patriottica sospettato di aver utilizzato proprietà della Chiesa per arricchire la sua famiglia.

Pechino (AsiaNews) – La comunità cattolica della capitale si appresta a celebrare l’ordinazione del nuovo vescovo di Pechino. Nell’attesa l’Associazione Patriottica ha requisito la casa del vescovo.

Fonti di AsiaNews affermano che l’ordinazione del nuovo vescovo potrebbe avvenire il 21 settembre prossimo. Intanto alla cattedrale dell’Immacolata Concezione  (Nan Tang), dove dovrebbe avvenire la cerimonia, si stanno preparando gli addobbi floreali e i gruppi di giovani volontari per il buon andamento dell’ordinazione, che dovrebbe radunare migliaia di persone. Un altro gruppo sta studiando anche alcune questioni di sicurezza, dato che dovrebbero intervenire anche diverse personalità del governo.

Da parte sua il neo-eletto si sta preparando all’ordinazione con gli esercizi spirituali.

Mons. Giuseppe Li Shan, 43 anni, dovrebbe succedere a  Michele Fu Tieshan, morto il 20 aprile scorso. Fu Tieshan era uno dei pochi vescovi ufficiali che non ha mai cercato la riconciliazione con la Santa Sede ed era presidente dell’Ap, l’organizzazione che ha come scopo quella di edificare una chiesa nazionale, separata da Roma.

Secondo alcune fonti cattoliche cinesi di AsiaNews, Mons. Li - che dal punto di vista formale è stato eletto da un consiglio di rappresentanti della diocesi e approvato dal Consiglio dei vescovi cinesi – ha l’approvazione della Santa Sede. Altri  interrogati hanno detto di non saperlo. Ad ogni modo, la preparazione sta avvenendo in tutta tranquillità.

Nei giorni scorsi il vice-presidente dell’Associazione Patriottica, Antonio Liu Bainian , in alcune interviste, ha messo in dubbio che esista un’approvazione vaticana sulla nomina. Alcuni cattolici cinesi hanno fatto notare che Liu Bainian “non rappresenta nessuno” e non si sa “a nome di chi parli”. Negli ultimi anni la rappresentatività dell’Ap e del suo vice-presidente sono andati a picco: la quasi totalità dei vescovi ufficiali sono ormai in comunione con la Santa Sede. Anche le ultime ordinazioni e nomine episcopali sono avvenute con l’approvazione vaticana, anche se Liu Bainian continua ad attribuirsene la paternità.

Liu Bainian è anche criticato all’interno della sua organizzazione, sospettato di aver utilizzato risorse sottratte alla Chiesa per aprire strutture commerciali e finanziarie a favore della sua famiglia, contravvenendo anche alle indicazioni del governo.

Mons. Li è molto amato come pastore ed è stato un parroco molto attivo nella chiesa di san Giuseppe (Dong Tang), capace di radunare molti giovani e catecumeni attorno a sé. Dal 24 agosto mons. Li si è trasferito nella cattedrale della Nan Tang. Ma non ha potuto abitare nell’appartamento che era di Fu Tieshan. I locali sono infatti stati occupati dall’Associazione Patriottica.
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