03/04/2013, 00.00
COREA
Invia ad un amico

Pyongyang cancella l’ultimo punto di incontro con Seoul

di Joseph Yun Li-sun
Il regime impedisce l’accesso degli operai del Sud al distretto demilitarizzato di Kaesong, zona industriale comune creata nell’ambito di uno scongelamento dei rapporti bilaterali. Il ministero della Difesa reagisce: “Stiamo esaminando tutte le opzioni, compresa quella militare”. La Cina continua a chiedere “moderazione a tutte le parti in causa”.

Seoul (AsiaNews) - Dopo le provocazioni militari, Pyongyang sceglie di usare la zona industriale e demilitarizzata di Kaesong per portare avanti la propria offensiva contro la Corea del Sud. Il regime stalinista guidato dal giovane Kim Jong-un ha infatti bloccato questa mattina l'accesso alla zona industriale, importante distretto economico e ultimo esempio di cooperazione tra i due Paesi, ai lavoratori del Sud. Secondo le stime di Seoul, nell'area sono impiegati circa 50mila operai della Corea del Nord e circa 900 del Sud. La Corea del Nord ha comunque dichiarato che "consentirà" ai lavoratori sudcoreani di rientrare in patria.

A nome di Seoul ha risposto il ministro della Difesa sudcoreano, Kim Kwan-jin, che ha sottolineato: "Stiamo esaminando tutte le opzioni disponibili per garantire la sicurezza degli 861 lavoratori del Sud rimasti a Kaesong. Fra queste è ovviamente compresa l'azione militare". Il nuovo esecutivo del Sud è sotto la lente di ingrandimento della comunità internazionale: il presidente Park - figlia dell'ex dittatore coreano - è considerata "dura ma non avventata".

Intanto continua anche lo spostamento di truppe in entrambi i Paesi. Pyongyang, che ieri ha dato il via alla riaccensione del reattore nucleare di Yongbyon, starebbe ammassando vicino al confine le proprie truppe scelte per "rispondere a un eventuale attacco". Ma fonti di intelligence sostengono che in Nord non avrebbe intenzione di dare il via alla guera.

Secondo alcuni blog cinesi, che citano fonti di entrambi i lati del confine, il leader nordcoreano Kim Jong-un avrebbe dato ordine ai suoi soldati di "non sparare il primo colpo" contro le forze sudcoreane e americane sulla frontiera tra le due Coree. Fonti citate dalla blogger Fauna affermano che l'ordine sarebbe stato dato da Kim Jong-un il 31 marzo scorso, durante uno delle sue frequenti ispezioni sul fronte.

Anche il governo cinese è intervenuto sulla questione. Ultimo grande sostenitore rimasto al regime del Nord, Pechino oggi ha lanciato un appello per la moderazione nella penisola coreana. Il vice ministro cinese degli Affari Esteri, Zhang Yesui, ha incontrato ieri gli ambasciatori di Stati Uniti, Corea del Nord e Corea del Sud per manifestare "la grande preoccupazione" della Cina, mentre questa mattina il portavoce del ministero degli Esteri Hong Lei ha ripetuto che il governo "chiede a tutte le parti in causa di mantenere la calma e dare prova di moderazione".

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Pyongyang blocca sette manager del Sud per “motivi amministrativi”
30/04/2013
Kim Jong-un: Stop ai piani militari contro il Sud
24/06/2020 08:39
Per calmare le acque, Pyongyang silura il ministro delle Forze armate
13/05/2013
Il Dna di un figlio di Kim Jong-nam conferma l’identità dell’uomo assassinato
16/03/2017 08:41
Kim Jong-nam: una 'morte dolorosa in 20 minuti'
27/02/2017 08:58


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”