05/09/2023, 09.43
COREA DEL NORD
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Pyongyang riapre al turismo per rilanciare l'economia (e l'immagine)

di Alessandra Tamponi

Dopo gli anni di lockdown durissimi per il covid-19, il Paese cerca ora di ridare un nuovo stimolo all’industria. Si punta sul turismo interno, per espandere in contemporanea anche quello internazionale (con un occhio all’ambiente). Una opportunità anche a livello di propaganda, per migliorare la considerazione di una nazione “chiusa” al mondo esterno. 

Seoul (AsiaNews) - Pyongyang ha approvato una legge per dare nuovo stimolo all’industria del turismo nel Paese. È quanto dichiarato dalla Korean Central News Agency, l’agenzia di stampa nordcoreana, secondo cui il via libera alla nuova norma è avvenuta il 30 agosto scorso, durante una riunione plenaria dell’Assemblea popolare suprema (Spa) della Corea del Nord. I dettagli non sono ancora completamente noti, tuttavia la Kcna riporta che lo scopo sarà quello di rilanciare il turismo domestico, espandendo in contemporanea quella turismo internazionale. La legge fa anche menzione della necessità per l’industria turistica di garantire un’esperienza positiva per i futuri turisti, proteggendo anche l’ambiente.

La notizia suggerisce che il Paese è finalmente pronto a riaprire i confini - sigillati dal 2020 causa pandemia in uno dei lockdown più severi al mondo - e a concentrarsi su una graduale ripresa economica. E sebbene per lungo tempo il governo abbia dichiarato di non aver riportato casi di Covid-19 sul suo territorio, la chiusura con l’estero, in particolare con la Cina, ha avuto conseguenze drammatiche per la nazione e i suoi cittadini, aumentandone l’insicurezza alimentare e limitandone il già compromesso commercio internazionale, con una contrazione economica solo nel 2020 del 4,5%. Secondo Lee Jongkyu, ricercatore senior presso il Korea Development Institute, le conseguenze della pandemia e della chiusura delle frontiere sul commercio di beni non sanzionati si è rivelato “significativo” quasi quanto “l’effetto delle sanzioni”.

La necessità di ridare stimolo all’economia nel periodo post pandemia non è però l’unica ragione che rende il turismo tanto appetibile. Esso rappresenta una delle industrie chiave per la Corea del Nord, che nella sua crescita economica deve fare i conti con le pesanti sanzioni che ne limitano il commercio internazionale e lo sviluppo energetico, evidenziando la dipendenza dalla Cina e ostacolando l’obiettivo di autosufficienza espresso dalla Juche, la filosofia politica alla base dell’ideologia nord-coreana. Il settore turistico non è tuttavia soggetto alle sanzioni delle Nazioni Unite. Di conseguenza per il governo rappresenta un’opportunità importante a livello economico e a livello propagandistico, oltre a essere una delle poche vie legali per ottenere valuta straniera, necessaria per allentare l’inflazione e stabilizzare i tassi di cambio.

Non solo, lo stretto controllo delle autorità, che mettono in mano l’industria a compagnie statali, garantisce alla Corea del Nord il controllo su parte dell’immagine, diversificando la narrativa e migliorandola sul piano internazionale. I primi sviluppi risalgono agli anni ‘80 ma solo nel 2013 arrivano i primi cambiamenti significativi nel settore. In quell’anno, infatti, Kim Jong Un leader da soli due anni annuncia il byungjin, una strategia che mirava non solo allo sviluppo dell’arsenale nucleare ma anche allo sviluppo dell’economia, e l’industria turistica è stata tra quelle a beneficiarne. Il leader supremo era infatti deciso a capitalizzare il boom turistico che stava iniziando a riguardare l’Asia Pacifico e che nel 2013 ha visto i visitatori internazionali nel continente crescere del 5% rispetto all’anno precedente. Lo sviluppo di infrastrutture, percorsi di studio per la preparazione professionale del personale e l’organizzazione di tour organizzati per gli stranieri hanno così dato il via a una crescita esponenziale, con un +400% tra il 2014 e il 2019.

Con la fine della pandemia e la riapertura delle frontiere l’industria turistica, pesantemente colpita dagli anni di lockdown, potrebbe rivivere la stessa crescita dello scorso decennio. L’attenzione che anche la Corea del Nord ha per l’industria, in particolare la menzione verso l’attenzione per l’ambiente, che segue una tendenza internazionale che punta sempre di più allo sviluppo di un’industria turistica sostenibile, suggerisce che il paese stia puntando allo sviluppo che possa guardare sempre di più al mercato estero. La Koryo Tour, una delle poche agenzie di viaggio ad offrire tour organizzati nel paese ha comunicato di aspettare la riapertura delle frontiere già nel 2023, e la recente ripresa dei voli tra Pyongyang e la Cina sembra supportare queste aspettative.

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