01/12/2025, 11.45
FILIPPINE
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Quasi 100mila filippini in piazza con la Chiesa per combattere la corruzione

di Santosh Digal

Almeno 119 iniziative sparse per il Paese in concomitanza con l’anniversario della nascita dell’eroe nazionale Andrés Bonifacio. Il card. David chiede di “intensificare” la lotta e invita a compiere “passi” verso la giustizia. La solidarietà alla “Seconda Marcia del Trillion Pesos”. Fra gli obiettivi della lotta la “eccessiva avidità” di quanti gestiscono il potere e il bene pubblico. 

Manila (AsiaNews) - Uniti contro la corruzione, quasi 92mila filippini sono scesi in piazza ieri per manifestare in modo pacifico contro il malaffare nel Paese e per una classe dirigente capace di rispondere alle sfide della nazione e a tutela dei suoi cittadini. Una protesta che è coincisa con l’anniversario della nascita di Andrés Bonifacio (1863-1897), uno degli eroi nazionali, e che a Manila ha radunato oltre 16mila persone. Intanto, fonti della polizia (Pnp) riferiscono di “almeno 119” fra manifestazioni e marce sparse per l’arcipelago su iniziativa di gruppi religiosi, movimenti della società civile e altri organismi. 

Il card. Pablo Virgilio David, vescovo di Kalookan e presidente uscente della Conferenza episcopale (Cbcp), ha celebrato la messa solenne durante il raduno principale presso il Monumento al potere del popolo di Edsa a Quezon City, al quale hanno partecipato migliaia di fedeli. “La lotta alla corruzione deve intensificarsi” perché “esige che ciascuno di noi compia passi concreti verso la giustizia” ha poi aggiunto il vescovo di Cubao mons. Elias Ayuban Jr., assicurando che la lotta in corso per restituire ciò che è stato sottratto al tesoro pubblico non si conclude con la “Marcia del Trillion Peso”.

Nella sua omelia, il prelato ha espresso solidarietà alla “Seconda Marcia”, alla quale hanno partecipato migliaia di filippini provenienti da diverse diocesi, settori della società e gruppi per rilanciare la loro lotta contro la corruzione. Mons. Ayuban Jr. ha invitato i filippini a non abbassare la guardia e a continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sui funzionari pubblici che dovrebbero promuovere lo sviluppo del Paese. Inoltre, ha ringraziato i fedeli di 86 diverse diocesi che hanno espresso solidarietà alla Marcia del trilione di pesos.

La richiesta principale era quella di responsabilità, chiarezza e condanna delle anomalie rivelate nei fondi pubblici relativi ai progetti di infrastrutture e di controllo delle inondazioni, che erano al centro della seconda Marcia da un trilione di pesos. La prima manifestazione contro di essi si è tenuta il 21 settembre. Nel suo discorso, anche Miss Universo 2018 Catriona Gray fra le decine di migliaia di filippini presenti, ha espresso il suo dissenso contro la corruzione dilagante nel Paese.

A Cebu, nelle Filippine centrali, l’arcivescovo Alberto Uy ha condiviso un messaggio sulla questione che affligge il Paese e ne blocca la crescita. Si tratta dei trilioni di pesos che funzionari governativi e altri hanno saccheggiato attraverso la corruzione e che avrebbero potuto essere utilizzati per costruire case e ospedali, sostenere gli studenti e aiutare agricoltori e pescatori in una prospettiva di sviluppo. Secondo p. Edwin A. Gariguez, ex segretario esecutivo della Caritas Filippine, “ispirando e mobilitando migliaia di fedeli cattolici in tutta la nazione, la Chiesa cattolica dimostra che la sua missione va oltre il culto e il rituale: include un coraggioso impegno a difendere la giustizia, l’onestà e il bene comune”.

Nel frattempo, il vescovo di Antipolo mons. Ruperto Santos ha ricordato che, se unito in una lotta comune, il popolo filippino è più potente dei leader eletti; ecco perché l’unione delle forze popolari oggi è un presupposto più importante che mai. Nel suo messaggio alla Marcia del trilione di pesos del 30 novembre, il prelato ha insistito sul fatto che i funzionari governativi corrotti e i loro complici devono essere ritenuti responsabili affinché la giustizia possa essere ripristinata e sia davvero risorsa a tutela del popolo e del bene comune.

Mons. Ruperto Santos ha condannato con forza la “eccessiva avidità” di coloro che detengono il potere e continuano a sperperare i fondi pubblici mentre i giovani sono costretti a studiare in aule fatiscenti e allagate. Secondo il vescovo, la partecipazione collettiva dei cittadini alla Marcia del trilione di pesos è un simbolo della difesa di ogni filippino comune. Infine, il prelato ha anche esortato il pubblico a continuare la lotta per la verità, la giustizia e la riforma, rimanendo sulla via della pace. “Lasciamo che le nostre voci tuonino in tutto il Paese. Lasciamo che la nostra unità sia la nostra forza. Scegliete la pace. Marciate con determinazione. Alzate la voce con passione, ma agite con grazia” ha concluso il vescovo Santos.

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