Quattro isole indonesiane sono tornate alla provincia autonoma di Aceh
Il presidente Prabowo Subianto ha annunciato ieri che i piccoli atolli passeranno da Sumatra settentrionale ad Aceh, mettendo fine a una lunga disputa. La questione riguarda i ricchi giacimenti di gas che sono stati scoperti al largo delle isole, ha ammesso anche il governatore della regione conservatrice. Prabowo cerca un maggior consenso nella regione.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente indonesiano Prabowo Subianto ha stabilito ufficialmente che quattro isole – Lipan, Panjang, Mangkir Gadang e Mangkir Ketek – appartengono alla provincia autonoma di Aceh, ponendo fine a una disputa amministrativa con la vicina provincia di Sumatra settentrionale.
La decisione è stata annunciata ieri 17 giugno al termine di una riunione ristretta del gabinetto di governo, alla quale hanno partecipato anche i governatori delle due province coinvolte. L’origine della disputa risale a un decreto ministeriale del 25 aprile che assegnava le isole al distretto di Central Tapanuli (Sumatra settentrionale), suscitando proteste e polemiche ad Aceh, che da anni ne rivendicava la giurisdizione amministrativa.
Il ministro dell’Interno, Tito Karnavian, ha chiarito che la decisione di Prabowo si basa su documenti ufficiali risalenti a più di trent’anni fa, tra cui un decreto del 24 novembre 1992 che include esplicitamente le isole nel distretto di Singkil, parte di Aceh. “Abbiamo ritrovato l’originale, ingiallito ma ancora intatto, che conferma chiaramente che le isole appartengono ad Aceh”, ha dichiarato Tito.
I governatori Muzakir Manaf (Aceh) e Bobby Nasution (Sumatra settentrionale) hanno partecipato all’incontro in videoconferenza e hanno firmato un accordo che riconosce formalmente la sovranità amministrativa di Aceh sulle isole. “Questa decisione porta chiarezza a una disputa che ha generato tensioni inutili”, ha commentato Muzakir. Nasution ha invitato la popolazione a “non cedere alla disinformazione o a retoriche divisive”.
Le isole sarebbero disabitate, o comunque senza residenti permanenti, ma possiedono un importante valore strategico: si trovano infatti in prossimità di alcune aree di esplorazione del gas – Offshore South West Aceh e Offshore North West Aceh – gestite dalla compagnia Conrad Asia Energy. Secondo l’azienda, l’area potrebbe contenere fino a 214 miliardi di piedi cubi di gas commerciabile. “È questo il vero motivo dell’interesse rinnovato per queste isole”, ha ammesso Muzakir. L'autonomia della ragione le garantisce entrate maggiori sui proventi del gas e del petrolio.
Dalla regione di Aceh è partita la diffusione dell’Islam in Indonesia e ancora oggi resta una provincia generalmente più conservatrice dove viene applicata anche la legge islamica. Nei secoli Aceh tentò di restare indipendente, respingendo tutti i tentativi di colonizzazione e di occupazione sia da parte degli olandesi che dei giapponesi poi, durante la seconda guerra mondiale. Tuttavia con Sukarno, il primo presidente dell’Indonesia, la provincia, ancora oggi abitata perlopiù da popolazione indigena, venne accorpata a Sumatra settentrionale.
Le richieste di indipendenza iniziarono negli anni ‘70, in seguito allo sfruttamento dei giacimenti di gas da parte di aziende statunitensi. Il Movimento per Aceh libera (GAM) si scontrò per decenni con il governo centrale. Solo nel 2005 però le due parti firmarono un accordo di pace che garantì maggiore autonomia alla provincia.
Non è da escludere che Prabowo abbia intenzione di consolidare il consenso ad Aceh. Alle elezioni presidenziali dello scorso anno Anies Baswedan, poi arrivato secondo, aveva ottenuto il 78% dei voti nella provincia.
13/02/2018 11:05
28/11/2008