28/11/2008, 00.00
RUSSIA
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La Gazprom taglia la produzione di gas

Crisi economica, minor produzione industriale, autunno mite hanno portato a una minor domanda europea di energia. Ma c’è il timore che ciò significhi anche minori investimenti, con rischio di una produzione insufficiente tra qualche anno.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) – La russa Gazprom ha deciso di ridurre di circa 10 miliardi di metri cubi (mmc) la produzione di gas per il 2008. La ditta leader per l’energia spiega che la crisi economica e l’autunno insolitamente caldo hanno fatto diminuire la domanda in Russia e nell’Unione europea, ma esperti sostengono che c’è anche la volontà di tenere alto il prezzo.

La Gazprom produrrà 552-553 mmc di gas nel 2008, rispetto ai 561-563 previsti. Mentre il prezzo della benzina è precipitato, quello del gas è rimasto a livelli massimi nell’Ue: a ottobre 500 dollari per mille metri cubi. Per l’alto prezzo e la crisi finanziaria, molte fabbriche metallurgiche, cementiere e di elettricità hanno diminuito la produzione. L’esportazione di gas dalla Russia all’Ue è diminuita: -19% per la Germania, -13% per la Polonia.

Il prezzo del gas, poi, segue l’andamento del petrolio ma a distanza di mesi: si prevede una forte diminuzione del costo intorno a febbraio 2009, ulteriore ragione per ridurne adesso l’acquisto.

Ma la rivista online Eastweek osserva che la diminuita produzione significa anche minori investimenti nella ricerca e nello sviluppo di nuovi giacimenti. Da tempo la Gazprom è accusata di investire poche risorse per la ricerca e la modernizzazione dei giacimenti russi, preferendo operare massicci investimenti in Paesi esteri per assicurarsi tali fonti e mantenere una posizione leader mondiale. Inoltre Mosca le accorda una posizione di monopolio e non favorisce l’attività di altre ditte nel settore. Ora la sua produzione russa non copre nemmeno le esigenze interne, con un deficit tra produzione e consumo di circa 4 mmc nel 2007, che l’Agenzia internazionale per l’energia prevede salga a 120 mmc nel 2010 e a oltre 340 mmc nel 2020. La minore domanda permetterà alla Gazprom di accumulare riserve. Ma c’è il rischio che senza massicci investimenti la produzione non possa coprire, entro qualche anno, le crescenti domande di Russia e Ue.

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