20/06/2025, 12.01
MALAYSIA - TIMOR EST
Invia ad un amico

Ramos-Horta: da Dili al Medio Oriente, dialogo senza precondizioni ‘via per la pace’

di Joseph Masilamany

Lo ha sottolineato il presidente di Timor Est intervenendo alla Global Leadership & Dialogue Initiative a Kuala Lumpur. Il ricordo dell’immenso tributo pagato dal suo Paese e il cammino verso il pieno riconoscimento della comunità internazionale. Il prossimo ottobre l’ingresso ufficiale come undicesima nazione Asean. 

Kuala Lumpur (AsiaNews) - Un dialogo autentico, senza precondizioni, rappresenta il percorso essenziale verso la pace globale. È quanto ha sottolineato il presidente di Timor Est Jose Ramos-Horta ispirandosi al viaggio tanto doloroso quanto fonte di profonde trasformazioni intrapreso dal proprio Paese, che ha saputo lasciarsi alle spalle il conflitto e le violenze per abbracciare un cammino di riconciliazione. Intervenendo il 18 giugno scorso alla Global Leadership & Dialogue Initiative della Rights Foundation a Kuala Lumpur, Ramos-Horta ha riflettuto sulla lotta decennale di Timor Est per l’indipendenza. Una riflessione che è partita dalla liberazione della nazione asiatica dal dominio coloniale portoghese nel 1975, fino alla successiva occupazione indonesiana.

Il capo dello Stato ha ricordato l’immenso tributo sul piano umano, fra cui le massicce violazioni dei diritti umani e la perdita di migliaia di vite, soprattutto durante il periodo di violenza che ha caratterizzato il referendum del 1999. Una consultazione popolare sponsorizzata dalle Nazioni Unite, in cui gli abitanti di Timor Est hanno votato in modo schiacciante per il distacco da Jakarta.

Tuttavia, nonostante le sofferenze Dili e i suoi leader “hanno scelto il cammino della riconciliazione più che la vendetta” come ha ricordato lo stesso Ramos-Horta. “Xanana [Gusmão], con tutto il suo carisma, ha dichiarato che non ci sarà nessuna vendetta, nessun ritorno al passato dopo 24 anni di conflitto” ha proseguito il capo dello Stato, facendo riferimento al predecessore e presidente fondatore di Timor Est, nonché attuale primo ministro. Rilanciando le parole dello stesso Xanana, egli ha quindi sottolineato: “Onoriamo i morti, ci prendiamo cura dei sopravvissuti, ma dobbiamo andare avanti come nazione”.

Allargando il tema all’attualità, Ramos-Horta ha poi sostenuto che lo stesso principio - dialogo senza condizioni - dovrebbe guidare la risoluzione dei conflitti globali odierni, tra cui la guerra fra Russia e Ucraina e le annose dispute in Medio oriente, con l’ultimo fronte fra Israele e Iran. “Il nostro dialogo è continuato anche quando l’Indonesia ha mantenuto le sue rivendicazioni su Timor Est, mentre noi abbiamo sostenuto il nostro diritto all’autodeterminazione, come riconosciuto dalle Nazioni Unite” ha ricordato. Il riferimento del presidente è alla risoluzione dell’Assemblea generale Onu del 1982 che ha riconosciuto la lotta indipendentista della nazione.

Dopo lo storico referendum del 1999, l’Indonesia ha ritirato formalmente le sue truppe, aprendo la strada a un periodo di transizione amministrato dalle Nazioni Unite e, infine, alla piena indipendenza di Timor Est il 20 maggio 2002. Oggi, a distanza di oltre due decenni dal raggiungimento della sovranità e indipendenza, Timore Est si sta preparando per entrare a pieno titolo nei massimi organismi regionali, a partire dall’Asean (associazione che riunisce 10 Paesi del Sud-est asiatico e di cui Dili dovrebbe diventare presto l’undicesimo membro effettivo). 

Al riguardo, il primo ministro malaysiano Datuk Seri Anwar Ibrahim ha annunciato il 27 maggio scorso che Timor Est diventerà l’11esimo Stato membro Asean al prossimo vertice regionale di Kuala Lumpur, previsto per ottobre 2025. “La decisione è che saranno accettati come membri a pieno titolo nella prossima sessione di ottobre” ha detto Anwar, il cui Paese detiene la presidenza dell’associazione per l’anno in corso. Egli ha aggiunto che Dili è vicina a soddisfare i requisiti finali, in particolare per quanto riguarda la stabilità economica. Il capo del governo di Kuala Lumpur ha descritto la decisione come il risultato di un autentico consenso tra gli Stati Asean, dopo anni di negoziati e di rigorose valutazioni della preparazione di Timor Est.

La nazione, che è anche la più giovane democrazia dell’Asia, ha presentato domanda formale di adesione all’Asean nel 2011, anche se il suo desiderio di far parte del blocco regionale risale alla sua indipendenza nel 2002. Vent’anni più tardi, nel 2022, il Paese è stato ammesso in linea di principio e ha ottenuto lo status di “osservatore” al vertice in Cambogia. Il 26 maggio scorso, un giorno prima dell’annuncio ufficiale, Ramos-Horta ha espresso la sua gratitudine in un post su Facebook, in cui ha ricordato il lungo e spesso difficile cammino verso l’adesione. “Nel 2011, quando come Presidente ho firmato la lettera formale di intenzione di aderire all’Asean, non molti a Timor Est hanno capito e accettato. Non molti nell’Asean erano d’accordo” ha proseguito. “Il mio profondo apprezzamento va a tutti i leader e funzionari Asean passati e presenti”. 

Infine, Ramos-Horta ha resto omaggio all’instancabile lavoro dei leader timoresi, tra cui il primo ministro Xanana Gusmao, che hanno portato avanti il processo di adesione negli ultimi anni, per poi concludere che “ora dobbiamo lavorare ancora più duramente”, riconoscendo le importanti responsabilità che derivano dalla piena adesione all’associazione dei Paesi del Sud-est asiatico. In precedenza, l’ingresso di Dili era stato ritardato dalle preoccupazioni circa la tenuta istituzionale della giovane nazione, con una popolazione di appena 1,5 milioni di abitanti, e della sua capacità di far fronte agli impegni richiesti dall’Asean, fra cui l’organizzazione di vertici di alto livello. Ramos-Horta, Nobel per la pace, ha sottolineato che l’approccio di Timor Est al dialogo, alla cooperazione e alla costruzione della pace può arricchire la comunità Asean in un momento in cui la regione deve affrontare un’escalation di rivalità geopolitiche e crisi umanitarie, non ultima quella in Myanmar. 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Dili chiede il sostegno di Jakarta per entrare nell'Asean
20/07/2022 13:40
Storica visita di Susilo a Timor Est
08/04/2005
Vescovo di Dili: No a colpo di spugna sulle ingiustizie del passato
07/02/2005
Generali birmani espellono diplomatico di Dili dopo incontro con governo in esilio
28/08/2023 12:53
Timor Est chiede all'Onu 800 uomini per cinque anni
27/07/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”