Ranjith: lo Sri Lanka non cancelli la sua cultura inseguendo modelli stranieri
L'appello del cardinale arcivescovo di Colombo alle celebrazioni per l'anniversario di fondazione dell'emittente cattolica TV Derana. "Un popolo come quello dello Sri Lanka che oggi lotta duramente per guadagnarsi da vivere, deve imparare anche a discernere quali influenze siano positive o negative, senza accettare passivamente tutto ciò che proviene dall'estero".
Colombo (asiaNews) - “Lo Sri Lanka non deve stare sottomesso alle condizioni imposte dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dalle nazioni straniere; tale dipendenza mina l'autostima del Paese”. È quanto ha dichiarato l'arcivescovo di Colombo, il cardinale Malcolm Ranjith, intervenendo il 9 ottobre a una messa di ringraziamento presieduta presso la cappella della residenza dell'arcivescovado in occasione del 20º anniversario dell’emittente cattolica Tv Derana.
Alla funzione religiosa hanno partecipato il fondatore dell’emittente, il parlamentare e imprenditore Dilith Jayaweera, il vicepresidente Laksiri Wickremage, il direttore esecutivo/COO Madhawa Madawala, membri del consiglio di amministrazione, dirigenti e dipendenti di TV Derana. “Ringraziamo Dio per il servizio reso alla nazione dello Sri Lanka attraverso questo network mediatico”, ha dichiarato il card. Ranjith sottolineando come molti dei valori considerati oggi morali e civili dovrebbero essere riconosciuti come elementi già parte del patrimonio culturale del Paese.
Ha aggiunto che le persone devono imparare a scegliere il meglio dalle culture esterne che non fanno parte della loro eredità, e che devono maturare in questo processo. Con un patrimonio culturale che risale a oltre 2.600 anni - ha affermato - gli srilankesi devono essere in grado di discernere se le influenze straniere siano positive o negative, senza accettare passivamente tutto ciò che proviene dall'estero. “Il vero progresso non sta nell’imitare gli altri. Se esistono vie alternative per lo sviluppo nazionale basate su ciò che è adatto al nostro Paese, è responsabilità collettiva di tutti i cittadini riconoscerle e attuarle”, ha sottolineato il cardinale.
Ha inoltre osservato che questo dovere non deve ricadere esclusivamente sulla leadership politica, ma sull’intera nazione. Aggiungendo che anche il popolo dello Sri Lanka possiede dignità e rispetto per sé stesso. "Per quanto ne so - ha osservato Ranjith - oggi, ogni cinque famiglie, almeno due sono costrette a lottare per guadagnarsi il salario giornaliero. A causa delle dure condizioni di vita nel Paese e delle attuali difficoltà economiche, mantenere in vita una famiglia per un mese è diventato una sfida seria”.
"Pertanto, è sbagliato tradire deliberatamente la nostra cultura, diventare schiavi di altre nazioni, seguire i loro dettami e cancellare il nostro patrimonio culturale. I giovani, in particolare, devono agire con saggezza in questo momento. E i genitori, in quanto adulti, dovrebbero anche riflettere su ciò che stiamo trasmettendo ai nostri figli”.
Il cardinale Malcolm Ranjith ha dunque esortato i media, e in particolare il network Derana, a guidare la gente verso il giusto cammino e a contribuire alla costruzione di una società moralmente forte.
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01/06/2019 12:24