15/09/2010, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Rilasciati Chen Shuqing e Wu Yilong, leader del Partito democratico cinese

Hanno cercato di cambiare il Paese dall’interno, cercando un'alternativa al partito unico comunista. Ma il loro partito è stato presto vietato e i gli esponenti condannati al carcere o all’esilio. I due dissidenti e gli altri seguaci del Cdp dicono che non rinunciano a cercare di cambiare il Paese.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – E’ stato rilasciato Chen Shuqing, scrittore dissidente e cofondatore del Partito Democratico di Cina (Cdp), dopo che per questo ha scontato 4 anni di carcere per sovversione. Il 13 settembre la polizia lo ha portato alla propria stazione a Hangzhou, e poi lo ha accompagnato diritto a casa. Il 14 settembre è tornato libero Wu Yilong (nella foto, il 2° da sinistra), pure membro del Cdp e fondatore della rivista Du Shu Ren (“Lettori di libri”), che ha scontato 11 anni di carcere per sovversione.

Il dissidente Zhu Yufu spiega all’agenzia Radio Free Asia che lui e Wang Rongqing erano andati presso la polizia per dare il bentornato a Chen, ma la polizia non ha loro permesso di incontrarlo.

Arrivato a casa, Chen è apparso non demoralizzato, ma ha lamentato problemi fisici. “Sono stato tenuto per 15 mesi insieme a 20 altri detenuti. Ho iniziato a sentire dolori alla sciatica – ha spiegato – se non mi muovevo a sufficienza”. In carcere ha dovuto fare scatole e maneggiare colla, i cui vapori gli hanno pure nuociuto. Ha potuto cambiare lavoro solo dopo che “l’ho detto a mia moglie e lei lo ha detto all’esterno”.

Spiega che la polizia, al momento del rilascio, lo ha ammonito su come deve comportarsi per non avere problemi. Anche in prigione hanno cercato di “riformarlo”, ma ha risposto loro che “quella era una prigione e nessuno di loro poteva cambiarmi”.

Il successivo 14 settembre Chen e Wu hanno festeggiato il rilascio pranzando in  un ristorante di Hangzhou, insieme a decine di membri del Cdp. Wu ha raccontato che ha fatto sciopero della fame, per poter ottenere di leggere libri e poter parlare con gli altri detenuti, che all’inizio lo dovevano ignorare.

Chen ha fondato il Cdp nel giugno 1998 insieme a Wang Youcai, Wang Donghai e Lin Hui, ora tutti in esilio. Egli fu arrestato nell’agosto 2006 e condannato a 4 anni per “istigazione a sovvertire i poteri dello Stato”. Il Cdp ha cercato di cambiare la Cina dall’interno, ponendosi come alternativo al Partito unico Comunista e chiedendo di applicare le leggi e fare riforme per una maggiore democrazia e rispetto dei diritti. Gli altri aderenti Qin Yongmin e Xu Wenli sono stati condannati a 12 e 13 anni di carcere per sovversione. Xu è stato esiliato negli Usa per “ragioni mediche”. Il Cdp è stato vietato e i suoi esponenti perseguiti. Ma non si arrendono e continuano a cercare un cambiamento del Paese dall’interno.

Zhu dice che la polizia può anche “arrestare tutti”, ma non farli rinunciare alle loro convinzioni. “Dobbiamo capire in che direzione la società si muove per uno sviluppo”.

Chen conferma la volontà di continuare a lottare per la democrazia, “anche a costo del nostro sacrificio”.

Nell’agosto 2006 il Cdp ha tenuto il suo 1° Congresso. A New York, tra i molti dissidenti in esilio.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Shinzo Abe scioglie la Camera. Elezioni fra un mese
28/09/2017 08:52
Chen Guangcheng sfida Xi Jinping: “Basta vendette, servono riforme”
04/12/2012
Chen Guangcheng pronto per gli studi, suo nipote ancora in galera
22/05/2012
Stretta di mano fra Lien Chan e Hu Jintao
29/04/2005
Cina, rilasciato uno dei fondatori del Partito democratico
09/05/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”