09/02/2006, 00.00
vietnam
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Salesiani in aiuto ai montagnard di Daklak

di Vu Nhi Cong

Da oltre un anno alcune tribù degli altipiani imparano la tessitura, l'agricoltura stabile e l'allevamento. Con il permesso del governo.

Daklak (AsiaNews) – Un gruppo di salesiani vietnamiti è impegnato da tempo in un progetto di sviluppo per un gruppo montagnard nel Vietnam centrale.

Il p. Pietro, dei salesiani di Da Lat, è il responsabile del programma che coinvolge soprattutto le donne delle etnie Hmong e Kho nel villaggio di K'rongo, 500 km a nord di Hoh Chi Minh City.

L'altopiano del Vietnam centrale è abitato almeno per l'80% da gruppi tribali di razza non vietnamita. La loro vita nella foresta è molto povera. Il villaggio K'rongo, con una popolazione di circa 1000 persone, vive con meno di mezzo dollaro al giorno (4 volte al di sotto della soglia della povertà). Ogni famiglia ha fino a 4 o 5 figli. Nella foresta essi attuano per la maggior parte un'agricoltura di sussistenza, bruciando appezzamenti di foresta, spargendo le ceneri per fertilizzare il terreno e piantando colture stagionali. Poiché la zona non ha corsi d'acqua, il villaggio pianta solo del granoturco ogni 6 mesi, durante la stagione delle piogge. La zona è dimenticata dalle autorità statali: non vi sono asili, scuole, centri medici o culturali. Molto spesso la popolazione di etnia vietnamita si impossessa delle loro terre che – essendo tradizionalmente possedute dalla tribù – non sono registrate come proprietà al catasto.

"Questa gente è molto povera – dice p. Pietro ad AsiaNews – ma essi sono onesti, semplici. Amo moltissimo lavorare con loro. Molte difficoltà riescono ad affrontarle da soli; noi vogliamo aiutarli ad sviluppare qualche bisogno materiale e spirituale".

Aiutato da Chau, presidente del comitato dei locali e dalla signora Tu Nga, il p. Pietro ha stabilito alcune priorità per accrescere il reddito delle famiglie, valorizzare la cultura locale e sviluppare i rapporti della comunità con il mondo circostante.

Un anno fa p. Pietro ha inviato 6 giovani ragazze ad un centro professionale a K'long. Lì hanno imparato a tessere tela di broccato e a produrre oggetti di artigianato. Al ritorno al loro villaggio di K'rongo hanno fondato due cooperative per la tessitura del broccato. Nelle cooperative le donne fanno anche design e ricami utilizzando immagini tratte dalla tradizione della tribù: pavoni, draghi, aquiloni, farfalle, tartarughe. Per aiutare le donne a diventare più responsabili, i salesiani hanno anche mandato alcune di loro a una scuola per apprendere la lingua locale e a imparare marketing e organizzazione aziendale. Le donne seguono anche corsi di lingua inglese perché sperano di diffondere i loro prodotti anche fuori dal Vietnam.

Una dei membri delle cooperative, la signora Mi, dice ad AsiaNews: "È importante trovare il modo di vendere i nostri prodotti. Ringraziamo in anticipo chi ci aiuterà in modo diretto o indiretto a piazzarli sui mercati".

Il villaggio si è arricchito intanto anche di un settore agricolo. I salesiani hanno insegnato come attuare una agricoltura  stabile e anche l'allevamento di animali. Presto si pianterà del cotone, per produrre in proprio la fibra necessaria alla tessitura. Nel villaggio le donne hanno anche costituito un asilo per educare i loro bambini e una sala di esposizione per mostrare i lavori di broccato.

Un punto che i salesiani vorrebbero sviluppare è la salvaguardia della cultura dei montagnard. Per questo i religiosi sperano in un aiuto maggiore dallo stato, che ha già garantito i terreni per la costruzione dei capannoni delle due cooperative.

Fino a pochi anni fa il Vietnam proibiva o controllava strettamente ogni impegno della Chiesa verso i montagnards, sospettati di mire indipendentiste a danno dello stato centrale.

Attualmente, dopo difficoltà, persecuzioni, emigrazioni e fughe, la popolazione montagnards rimasta sugli altopiani si aggira sul milione. Di essi circa 200 mila sono cattolici; oltre 500 mila sono protestanti.

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