03/08/2010, 00.00
LIBANO-ISRAELE
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Scontri tra militari israeliani e libanesi: quattro morti

I due governi attribuiscono all’altro la responsabilità del conflitto, scoppiato nella mattinata e si accusano di aver violato la risoluzione 1701. Le vittime, tutte libanesi, sono tre soldati e un giornalista. Ma, secondo Hezbollah, anche gli israeliani avrebbero perso un uomo.
Beirut (AsiaNews) – Tre militari e un giornalista, tutti libanesi, sono l’attuale bilancio degli scontri verificatisi nella tarda mattinata di oggi tra l’esercito israeliano e quello libanese nella zona del confine provvisorio tra i due Paesi, nei pressi del villaggio di Adaisseh. La televisione di Hezbollah, al Manar, riferisce di un alto ufficiale israeliano ferito, ma la notizia non ha trovato altre conferme.
 
Come sempre in queste occasioni, i due governi si scambiano l’accusa di essere responsabili dello scontro, entrambi facendo riferimento alla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, che ha istituito un cessate-il-fuoco, dopo la guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah.
 
Secondo Beirut, all’origine dello scontro c’è il tentativo di militari israeliani, appoggiati da un mezzo blindato, di abbattere un albero in territorio libanese. I soldati del Paese dei cedri hanno reagito per respingere l’invasione e gli israeliani hanno fatto alzare in volo elicotteri che hanno bombardato una posizione libanese.
 
Il presidente della Repubblica Michel Suleiman e il capo del governo Saad Hariri hanno denunciato una “aggressione” israeliana. Hariri ha chiesto alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale di “assumere le proprie responsabilità” per impedire nuovi attacchi.
 
Da parte israeliana, invece, un portavoce dell’esercito, il capitano Barak Raz, ha sostenuto che gli scontri sono cominciati con spari contro una pattuglia che operava all’interno del territorio nazionale. Sul piano politico, un comunicato del ministero degli Esteri parla di “attacco alle forze IDF (l’esercito, n.d.r.) che agiscono in coordinamento con l'Unifil lungo la regione di confine”, ritiene il governo libanese “responsabile dell’accaduto” e minaccia ripercussioni se “la lunga serie di violazioni” della risoluzione 1701 continuerà. Il ministro degli esteri ha dato mandato all’ambasciatore israeliano all’Onu di protestare per l’accaduto.
 
I Caschi blu presenti lungo il confine hanno parlato di “scontri tra le truppe” dei due Paesi, senza fornire particolari. Attualmente, secondo il portavoce dell’Unifil, Neeraj Singh, la principale priorità è “riportare la calma nella regione”. E, al momento, non si segnalano ulteriori scontri. (PD)
 
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