01/02/2022, 13.20
COREA DEL SUD
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Seoul: LG vola in borsa con l'auto elettrica

di Guido Alberto Casanova

La sussidiaria specializzata nella produzione di batterie al suo debutto è diventata la seconda azienda del Paese per valore di mercato incassando 10,8 miliardi di dollari nella vendita delle azioni. Un boom che segna il ritorno sulla scena dei grandi conglomerati industriali coreani, favorito dalla competizione con la cinese CATL su un settore strategico.

Seolu (AsiaNews) - LG Energy Solution, una sussidiaria del gigantesco conglomerato industriale che fa capo a LG, è la seconda azienda della Corea del Sud per valore di mercato e giovedì scorso è stata lanciata in borsa a Seoul, con una offerta pubblica iniziale (Ipo) record: i 10,8 miliardi di dollari incassati dalla messa sul mercato delle azioni di LG Energy Solution sono più del doppio di quelli raccolti dal braccio assicurativo di Samsung al momento della propria Ipo, che deteneva il precedente record.

Le azioni, inizialmente vendute a 300mila won coreani l’una, nella prima giornata hanno sfiorato il doppio del valore e a fine giornata si sono assestate su un +68,3%. Questa valutazione fissa il valore dell’azienda a 118mila miliardi won (circa 98 miliardi di dollari), seconda nel Paese solo a Samsung Electronics. Per LG l’Ipo della settimana scorsa è stato un buon segnale. Ad aprile il conglomerato aveva annunciato il proprio imminente ritiro dal settore della produzione di smartphone dopo diversi anni in rosso, con l’intenzione di concentrare la propria attenzione su altri mercati come quello della componentistica per auto elettriche.

LG Energy Solution, infatti, è il braccio di LG specializzato nella produzione di batterie per veicoli elettrici. Secondo una stima di SNE Research, la fetta del mercato globale posseduta dall’azienda sudcoreana sarebbe pari al 23,8%, seconda solo a quella posseduta dalla cinese CATL (31,2%).

Ci sono almeno due ragioni che spiegano il successo dell’Ipo della sussidiaria di LG, che ha attirato un vasto numero di investitori istituzionali ma anche individuali. Il primo è la crescente e continua espansione della domanda di batterie, che si ricollega agli sforzi dei governi e delle imprese per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica. Secondo alcune stime, la produzione di auto elettriche decollerà nei prossimi anni e nel 2030 queste rappresenteranno almeno un terzo di tutte le nuove auto vendute.

Il secondo è invece il vantaggio competitivo dell’azienda sudcoreana sulla rivale cinese nell’attuale clima politico, caratterizzato dalla contrapposizione tra Usa e Cina. CATL, nonostante le sue maggiori dimensioni e le forniture a numerose case automobilistiche (come BMW, Toyota e Honda), genera circa l’80% dei propri ricavi in Cina e con difficoltà potrà approfondire le proprie operazioni all’estero nell’attuale clima di sfiducia. LG Energy Solution invece sta rapidamente costruendo una rete di joint venture a livello globale che consente all’azienda di posizionarsi in modo strategico per sfruttare la crescita dell’auto elettrica. Nell’ultimo anno ha raggiunto un accordo per la produzione di batterie per Stellantis e ha annunciato investimenti per due nuovi impianti assieme a General Motors, oltre a un terzo già in costruzione.

L’ascesa dell’azienda sudcoreana a interprete globale della rivoluzione verde rivela però anche molto sul quinquennio di Moon Jae-in. Il presidente democratico, il cui mandato è ormai al termine, era stato eletto anche con la promessa di combattere lo strapotere dei grandi conglomerati industriali che dominano l’economia sudcoreana, tra i quali figura anche LG. Eppure la transizione energetica e lo sviluppo delle tecnologie verdi, necessarie per mantenere la crescita economica del Paese, non sarebbero possibili senza le competenze e i capitali di questi conglomerati. LG Energy Solution anche dopo l’Ipo sarà controllata all’82% da LG Chem, uno dei grandi rami in cui si divide il conglomerato. In Corea il dibattito su come coniugare democratizzazione produttiva e innovazione tecnologica è dunque destinato a durare.

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