09/05/2019, 12.04
CINA
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Shanghai, due elettrodi impiantati nel cervello contro la tossicodipendenza

di Wang Zhicheng

Il trattamento si chiama DBS (Deep brain stimulation). Lo stimolo elettrico, guidato da un tablet nelle mani del dottore, influenza la psicologia del paziente da “tranquillo” ad “agitato”, a “felice”. Il Ruijin Hospital di Shanghai pratica da tempo il DBS per curare la sindrome di Tourette (tic motori e della voce), anorressia e depressione. L’operazione in Cina costa 25mila dollari; negli Usa costerebbe 100mila dollari. La comunità medica è divisa sull’argomento per motivi medici e di etica.

Shanghai (AsiaNews) – Il Ruijin Hospital di Shanghai ha eseguito il primo impianto di elettrodi nel cervello di un paziente per eliminare la sua tossicodipendenza. L’operazione di chirurgia prevede l’impiantazione dei due elettrodi e l’inserimento di una pila nel petto del paziente. Lo stimolo elettrico viene guidato da un tablet nelle mani del dottore che influenza la psicologia del paziente da “tranquillo” ad “agitato”, a “felice”. Secondo lo stesso paziente, di cui si conosce solo il cognome, Yan, lo strumento “controlla la tua felicità, la tua ira, la tristezza e la gioia”.

La notizia si è diffusa in tutto il mondo grazie a un reportage con foto dell’Associated Press.

Il trattamento, chiamato DBS (Deep brain stimulation) è stato finora usato per trattare malattie legate ai movimenti di pazienti affetti da Parkinson. Ma in Europa e negli Stati Uniti questi esperimenti risultano difficili perché sono rari i pazienti che vi si vogliono sottoporre e perché vi sono limiti etici imposti dai governi.

Prima di questo esperimento di impianto, in Cina si è usato il “brain lesioning”, una chirurgia che provoca una “lesione cerebrale”, in cui i dottori distruggono piccole parti di tessuto cervicale. Ma esso ha provocato conseguenze irreversibili nei pazienti quali cambiamenti improvvisi di umore, perdita di memoria, alterazione degli appetiti sessuali.

Nel 2004, il Ministero cinese della salute ha vietato queste operazioni, ma nove anni dopo, un ospedale militare a Xian (Shaanxi) ha presentato risultati positivi: metà dei 1167 drogati a cui era stato praticato il “brain lesioning” era riuscito a non drogarsi più per almeno cinque anni.

Come in molti aspetti della Cina, le leggi sono una cosa, la pratica un’altra.

Il Ruijin Hospital pratica da tempo il DBS per curare la sindrome di Tourette (tic motori e della voce), anorressia e depressione.

Un intervento di DBS in Cina viene a costare circa 25mila dollari Usa; un’operazione simile negli Usa costerebbe circa 100mila dollari.

La comunità medica è divisa sull’argomento: diverse personalità si sono espresse a favore del DBS, che “fa tornare a vivere” le persone; altre consigliano cautela e maggiori informazioni mediche ed etiche. Intanto, a sei mesi dall’operazione, Yan rifiuta ancora l’uso di droghe.

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