17/09/2008, 00.00
CINA
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Si chiudono le Paralimpiadi di Pechino, davvero le più grandi di sempre

Pubblico e media del più grande Paese del mondo hanno seguito assidui e attenti un evento spesso trascurato. Una maggiore attenzione ai disabili che tutti si augurano apra nuove prospettive sociali. Il fenomeno Pistorius, atleta leader che costringe il Comitato olimpico a riconoscere i suoi diritti.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Si chiudono stasera le Paralimpiadi di Pechino, con il sudafricano Oscar Pistorius unico uomo al mondo capace di vincere i 100, 200 e 400 metri di atletica leggera. La Cina riceve complimenti maggiori e più sentiti di quelli avuti per le Olimpiadi di agosto, per un evento che ha provato a unire due mondi troppo spesso accostati, ma divisi.

Ieri sera nello stadio Nido d’Uccello, sotto la pioggia, Pistorius ha mandato in visibilio il folto pubblico, vincendo il “giro di pista” (400 metri) con il tempo di 47 secondi e 49 centesimi, record del mondo e non lontano dai tempi necessari per competere tra gli atleti normodotati.

“E’ un sogno realizzato – ha commentato, dopo avere ringraziato “un pubblico pieno di passione” –ma ho già un altro traguardo: a Londra nel 2012 voglio assolutamente esserci, ma non soltanto alle Paralimpiadi”.

L’atleta, che corre su protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe, nel 2008 ha costretto il Comitato olimpico a riconoscergli – per la prima volta al mondo - il diritto di partecipare anche ai Giochi per atleti normodotati, ma poi non ha raggiunto il tempo minimo necessario. Ma ha 21 anni e ampi margini di miglioramento, dopo che già nelle Paralimpiadi di Atene ha vinto l’oro nei 100 e 200 metri.

Stasera scende il sipario sui Giochi 2008, con una cerimonia di 2 ore allo Stadio Nido d’Uccello annunciata come grandiosa “per rappresentare – dice l’assistente direttore Chen Weiya – la convivialità, la sincerità e l’amicizia”. Parteciperanno cantanti e atleti famosi.

Per le Paralimpiadi Pechino ha ricevuto complimenti mondiali, molto maggiori di quelli tributati per i Giochi di agosto. Tutti hanno ammirato l’organizzazione, l’efficienza, ma soprattutto la passione con cui pubblico e media hanno seguito le gare e applaudito i successi nazionali e non. La Cina ha trionfato con 87 medaglie d’oro, il doppio delle 42 della Gran Bretagna al secondo posto.

Il Paese è stato molto criticato per la posizione deteriore in cui spesso costringe i disabili, visti con scarsa simpatia in una società concentrata sul successo economico. Anche per questo Lu Zhengming, vicepresidente della Federazione di Pechino delle persone disabili, può dire che “attraverso i Giochi abbiamo constatato una maggior comprensione, rispetto e attenzione per noi nella società” e augurarsi che ora non venga meno.

Bo Shaove, della Federazione della Cina per disabili, spiega che solo ora è nata un’attenzione dello Stato per permettere ai disabili di guidare autoveicoli disegnati per loro.

Stasera si spegne la fiamma olimpica e la bandiera parolimpica sarà consegnata al sindaco di Londra Boris Johnson, con un arrivederci al 2012.

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